CIVITAVECCHIA - "Il cambio di rotta del ministero che permette all’impianto eolico off-shore a Civitavecchia di proseguire il suo iter senza paradossali prescrizioni è davvero una bella notizia". È il commento di Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, e Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio, all'indomani della decisione della Soprintendenza - su intervento del ministro della Cultura Franceschini - di non prevedere più l'obbligo a verificare l’impatto paesaggistico delle pale nei confronti dei turisti imbarcati sulle navi da crociera, diventato ora indicazione generica e non vincolante.

"Liberare le rinnovabili dai cavilli burocratici è oggi tanto ambientalista quanto strumento di pace. Al contrario, sottoporre i progetti per nuovi aerogeneratori, lontani oltre 30 chilometri dalla costa, a improbabili valutazioni paesaggistiche per eventuali impatti visivi e disturbi dell’orizzonte per quei turisti che passeggiano sui ponti delle mega navi da crociera, come era da primo parere della Sovrintendenza - hanno aggiunto - sarebbe stata una scelta incomprensibile che, oltre a mettere in seria difficoltà le proposte di energia pulita che continuiamo a sostenere, avrebbe dato forza a quanti spingono per il ritorno a gas e carbone, alla faccia del contrasto alle emissioni climalteranti, dell’adattamento ai mutamenti climatici e all’impianto stesso della nostra transizione ecologica. L’eolico off-shore di Civitavecchia è sostenuto, appoggiato e voluto dall’intera comunità territoriale, dalle istituzioni e da tutti gli stakeholder che sul mare vivono o lavorano, perché si è coscienti più che altrove, in questo luogo martoriato ambientalmente dalle grandi centrali energetiche, dei danni irreparabili che possono essere scatenati dalla produzione da fonti fossili: qui, dove la ciminiera della centrale a carbone di Torrevaldaliga nord, con oltre 8 milioni di tonnellate all’anno di anidride carbonica sprigionate in aria, continua ad essere il luogo più inquinante d’Italia. Ed è da Civitavecchia - hanno concluso da Legambiente - che può e deve partire una inarrestabile avanzata delle energie rinnovabili; togliere ogni resistenza culturale e burocratica è oggi quanto mai auspicabile e fondamentale".