CIVITAVECCHIA - Ancora un centro per il Civitavecchia summer Festival con Noyz Narcos che ha riempito la Marina con un live atomico che ha fatto tremare piazza della Vita. Il Virus summer tour del noto rapper romano ha fatto tappa in città e ha ripagato le aspettative che, almeno per i fan, erano altissime.

A Roma e in tutta Italia Noyz e il suo collettivo “TruceKlan” sono ormai un'istituzione. Sulla scena da oltre vent'anni, in grado di stare sempre sul pezzo senza snaturarsi, senza nascondersi dietro maschere o personaggi: prendere o lasciare. E Civitavecchia ha preso.

Una folla di fan, giovani, giovanissimi e non, ha riempito la Marina per un artista che ormai è culto, una rockstar dall'aura maledetta. Un live in cui Noyz, accompagnato da Dj Gengis, ha infiammato gli spettatori alla “vecchia maniera”.

L'esibizione del rapper si è aperta con Victory lap, traccia del suo nuovo album Virus, subito seguita dalla traccia omonima Virus, tanto per mettere le cose in chiaro, per far capire che i Dope boys “stanno ancora sul pezzo”. Non sono mancate vere e proprie dediche d'amore ai suoi fan con “My love song” e uno sguardo al passato con i primi due attacchi di Verano zombie (parte 1 e 2) per poi cantare la terza parte, quella presente nell'ultimo album. Un saluto a chi è rimasto indietro, a chi non c'è più, agli amici e poi un tuffo nelle origini con hit intramontabili come “Non dormire” che hanno fatto scatenare il pubblico o “M3”, “Zoo de Roma” e “Alfa Alfa”. Ciliegina sulla torta la chiusura del concerto con la hit per eccellenza del TruceKlan, quella che ha lanciato e alimentato il mito del collettivo e di Noyz Narcos: “In the panchine”, cantata interamente e a squarciagola dalla piazza.

Insomma i ragazzi maledetti sono cresciuti ma continuano a tornare, sapendo reinventarsi e restando coerenti con se stessi, Noyz lo ha ribadito anche sul palco: “Sulla scena da vent'anni”, senza compromessi e Civitavecchia, come tutti i fan giunti da più o meno lontano, ha mostrato il suo affetto per quel rapper che ha portato la Roma underground, quella delle panchine, della vita di strada, della droga, quella che nessuno vuole vedere, all'attenzione di tutta Italia.

Al termine dell'esibizione sono stati lanciati gadget e magliette per i fan dal palco.

Il concerto è stato aperto dal giovanissimo Zyrtck, al secolo Marco Frustaci, artista romano di genere alternative trap, tra le proposte più in vista dell’allora scena Soundcloud romana.

©RIPRODUZIONE RISERVATA