LADISPOLI - Obiettivo: ascoltare e recepire le proposte degli agricoltori e far sentire il supporto dell’amministrazione nell’affrontare le nuove sfide comunitarie di integrazione nella politica agricola comune. L’amministrazione comunale ladispolana è pronta, così, a incontrare gli agricoltori del territorio. L’appuntamento è per il 3 settembre alle 11 nell’aula consiliare del palazzetto di piazza Falcone. «Sarà un momento importante – ha detto l’assessore alle Politiche Europee e Agricoltura, Dora Lazzarotto – per affrontare le tematiche relative allo sviluppo delle attività agricole alla luce delle opportunità previste dalla Comunità Europea e la possibilità di accesso a finanziamenti nazionali e ai bandi europei». Finanziamenti che potrebbero essere una boccata d’ossigeno per gli agricoltori, vessati in questo momento da molteplici difficoltà: da una parte c’è la siccità, dall’altra il caro prezzi e più in particolare il caro carburanti che già da mesi stanno causando notevoli problemi al comparto agricolo. «A causaLadispoli: siccità e caro prezzi, sos del settore agricolo dell’assenza di piogge, quest’anno è stata chiesta l’apertura anticipata del Consorzio di Bonifica (solitamente avviene il 5 marzo ed è stata anticipata al 20 febbraio). Per lo stesso motivo lo scorso anno la sua chiusura è stata posticipata al 20 novembre», aveva spiegato qualche mese fa l’imprenditore Lorenzo Belardi. Una estensione del periodo di apertura che ovviamente «va a impattare sul costo delle bollette dell’acqua. Purtroppo, negli ultimi 5 anni in particolare – ha proseguito Belardi – la siccità ha causato diversi problemi. Se questo va ad aggiungersi all’aumento dei costi, la situazione diventa difficile. Infatti molte aziende non ce la fanno più a sostenere questa situazione». Ed è proprio per cercare di dare un aiuto concreto al settore che l’assessore ha deciso di ascoltare chi i campi, la coltivazione e poi la raccolta e la vendita la vive sulle proprie spalle: «Un settore di eccellenze - ha evidenziato Lazzarotto - basti pensare solo al carciofo romanesco, che vogliamo contribuire a rilanciare sia supportando gli agricoltori nelle loro scelte e nell’accesso ai fondi sia nazionali che comunitari, che con iniziative ad hoc che rilancino, ad esempio, la vendita dei prodotti a chilometro 0».

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