SANTA MARINELLA – La lista civica Il Paese che Vorrei da voce ai cittadini su ciò che è importante realizzare per salvaguardare il territorio. “Abbiamo dato voce alla signora Simonetta Gazzella – dice il direttivo del Pcv – che peraltro ha partecipato ad un incontro sulla questione del fosso Ponton del Castrato, per consentirgli di dire la sua su questa tematica”. “Quando si dice Ponton del Castrato - afferma Gazzella - tutti a Santa Marinella sanno di cosa si parla. Un fosso che, da solo, fece ingenti danni e vittime nel lontano 1981. Da allora i quartieri di Alibrandi e Combattenti hanno chiesto alle amministrazioni, succedutesi nel tempo, di risolvere il problema del fosso che segna il confine tra i due rioni. Ogni volta che piove a vento o per più giorni, la gente torna con la mente a quell’esperienza terribile. Nel frattempo i cittadini si sono riuniti, si sono informati, hanno scritto e sono pronti a dare battaglia se non ci sarà una soluzione alla loro incolumità. Tanti errori sono stati fatti nel tempo, abusi, tombamenti, piscina sopra la tombatura e palazzi. Si era aperto uno spiraglio di speranza con il progetto presentato due anni fa agli uffici competenti della Regione Lazio e invece fu bocciato perché sbagliato. Bisognava presentarne un altro. Due anni di tiritere tra il quartiere, il tecnico dell’ufficio preposto, il sindaco e il Comitato 2 Ottobre concluse oggi con la beffa finale. In una riunione pubblica è stato affermato che il Comune ha ripresentato in Regione lo stesso progetto che ovviamente è stato bocciato di nuovo. Due anni persi in chiacchiere”. “La Regione ha semplicemente richiesto – conclude Gazzella - quello che aveva già chiesto due anni fa, cioè un progetto generale di base che abbatta il rischio di piena 200nnale, perché si è perso tempo? Perché si sono dette bugie alla popolazione? Come sempre non c’è mai chi paga per gli sbagli fatti ma forse questa volta i cittadini alzeranno ancora di più la voce”.