CERVETERI - L’ordinanza del sindaco Elena Gubetti che vietava l’accensione di fuochi e di accamparsi in spiaggia non basta. Come non è bastata la presenza della polizia di Città Metropolitana a scongiurare lo scempio. Nella notte di Ferragosto l’area nord dell’Oasi protetta di Torre Flavia finisce sotto assedio di giovani, molti dei quali anche minorenni. Tende da campeggio, fuochi accesi, rifiuti sparsi ovunque sull’arenile, staccionate della Palude tirate giù per alimentare le fiamme dei falò accesi in spiaggia. A denunciare la situazione è stato il responsabile della Palude, Corrado Battisti, che durante la notte ha provato a vigilare, insieme alla Polizia locale, quella di Città Metropolitane e le guardie ambientali sull’area. Purtroppo senza successo. Poche forze in campo, troppi giovani da riprendere e da sgomberare dalla zona. Una “festa” durata fino all’alba con la musica udibile anche a chilometri di distanza (anche dalla zona sud della vicina Ladispoli). «È un’area protetta, non si può pensare di mantenerla in questo stato indecoroso, di abbandono. L’area questa notte è stata violentata», ha detto Battisti che ha già annunciato di denunciare la situazione al Comune di Cerveteri. «Questa è l’ultima serata nella quale si è consentito l’accesso al pubblico. I prossimi Ferragosti, così come i prossimi Jova o altri eventi, penseremo di chiudere sia l’ingresso nord (quello di Cerveteri, ndr) che l’ingresso sud (quello di Ladispoli) per evitare che si ripetano episodi come questo». E il responsabile della Palude ha deciso di presentare formale denuncia sull’accaduto alle Forze dell’ordine.

A LADISPOLI

Situazione più sotto controllo invece nella zona sud della Palude di Torre Flavia e sugli arenili pubblici della città balneare di Ladispoli, dove i ragazzi si sono sì divertiti ma hanno provveduto anche a ripulire l’arenile o comunque a gettare i loro rifiuti negli appositi contenitori posti sulla spiaggia, con la ditta che si occupa del servizio di igiene urbana che ha subito provveduto alla loro rimozione e alla pulizia con mezzi meccanici della spiaggia stessa. Solo in alcuni tratti dell’arenila (a Palo nei pressi del bosco e in qualche tratto del lungomare centrale), gli incivili hanno lasciato i rifiuti della notte.

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