LADISPOLI - “Chiusi a causa di assenza di energia elettrica”. Questo il cartello che alcune attività commerciali hanno dovuto porre sulle vetrine dei propri negozi nel tardo pomeriggio di venerdì. Abitazioni al buio, frigoriferi e congelatori ko, registratori di cassa dei negozi non funzionanti e con essi anche i banchi frigo e gli apparati elettronici in generale. Un vero e proprio dramma che non solo ha causato disagi alla popolazione ma anche alle attività già in difficoltà dopo due anni di pandemia, di restrizioni, di aumento dei costi delle materie prime ... È quanto accaduto tra Ladispoli e Cerveteri. La causa? “L’eccezionale ondata di calore di questi giorni” come spiegato dalla società E-distribuzione che ha invitato le amministrazioni comunali a “sensibilizzare la cittadinanza sul tema, invitandoli ove possibile al maggior risparmio di corrente possibile e di evitare sprechi”. Disgio durato ore e che a quanto pare anche nella mattinata di ieri non ha dato tregua ad alcuni quartieri, dove addirittura sarebbero stati installati, da parte della società di energia elettrica, dei generatori di corrente nei pressi delle cabine elettriche, per tamponare il disagio e allo stesso tempo riuscire a riparare il guasto. Una situazione che riporta indietro nel tempo e più precisamente al 14 agosto dello scorso anno quando nel clou dei festeggiamenti del Ferragosto, con i clienti ancora seduti a tavola in attesa della cena, o pronti a gustarsi un buon gelato, il blackout causò un vero e proprio danno alle attività commerciali del centro città e in particolare di via Lazio, via Regina Margherita, piazza Vittoria e anche di un tratto del lungomare Regina Elena. I commercianti in quell’occasione avevano denunciato la situazione chiedendo di ottenere un rimborso da parte di Enel del disagio e soprattutto delle perdite economiche (tanti i clienti che decisero di cambiare ristorante) subite. Per non parlare poi dei giorni a seguire, con il generatore di corrente attivato proprio nei pressi di via Regina Margherita e che a causa del rumore assordante e del forte odore di benzina prodotto, ha reso quei giorni un vero e proprio incubo anche per i residenti della zona.


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