TOLFA – “Non ne sapevo niente”: questo il titolo del meraviglioso libro scritto dal catanese residente a Civitavecchia Ernesto Berretti, sottufficiale della Guardia di Finanza, tecnico di canottaggio, ora scrittore con all'attivo molti libri di successo, tra cui questo di elevato spessore. “Non ne sapevo niente” è uscito nel 2018 ed è edito da Oltre Edizioni, Torino (288 pagine 16 euro). Venerdì 22 luglio alle ore 18.30 nella Pinacoteca del Palazzo Comunale si terrà l'incontro con l'autore promosso dalla sezione di Tolfa della Fidapa, presieduta da Giuseppina Bargiacchi, in collaborazione con il Comune di Tolfa. Oltre allo scrittore Ernesto Berretti interverranno la presidente Bargiacchi, la sindaca di Tolfa Stefania Bentivoglio e l'assessora alla Cultura Tomasa Pala. Moderatrice la nota ed esperta giornalista e donna di grande cultura Cristiana Vallarino. Durante la manifestazione verranno letti alcuni brani del libro da Angelica Costa, Simona De Paolis, Giuseppe Finori e Simone Luciani. L'ingresso è libero. Berretti è un bravissimo scrittore oltre che un uomo di grande spessore, sensibilità e umanità e tutta la bellezza della sua persona la si ritrova in questo libro che è veramente toccante. Berretti racconta con grande cuore e sincerità la sua esperienza durante la guerra nei Balcani. Finanziere nel Servizio Navale nel 1995 è stato uno dei sottufficiali italiani che hanno composto un terzo dei 270 militari del contingente multinazionale dell’Unione di difesa Europea (UEO), impegnato dal 1993 al 1995 a interdire il traffico commerciale da e per la Serbia. Alla dissoluzione della Jugoslavia, seguì il conflitto armato tra le etnie nei Balcani e dopo l’embargo disposto dall’Onu otto stati Europei, tra i quali l’Italia, fornirono per i tre anni della missione Danubio il personale per l’operazione di polizia doganale di controllo del traffico fluviale, con l’obiettivo di indebolire i miliziani serbi. Da maggio a dicembre del 1995 Berretti è stato, infatti, un basco blu della UEO a Calafat, sulle rive del Danubio, nel distretto di Dolj di una Romania che si era appena affrancata dalla dittatura di Ceausescu. Allora, Ernesto e gli altri non erano affatto consapevoli delle ragioni dei conflitti nei Balcani e di quello che c’era oltrecortina. Vigilavano sul rispetto del blocco commerciale imposto per cercare di riportare la pace nei Balcani. Nella prima parte del suo libro Berretti descrive il microcosmo all’interno delle navi Carpati e Oltenita: il pensiero corre ai familiari lontani, all’Italia; poi la narrazione si apre e guarda all’incontro con la realtà esterna, con la popolazione della città rumena e di quelle intorno. «Il libro - spiega Berretti - è dedicato a tutti i militari di quella missione, alla gente di Calafat, anime vere, inconsapevoli, ma orgogliose e a chi oggi vuole sapere». Sarà, quindi, un importante momento di confronto e di riflessione e di certo si tornerà a casa arricchiti.


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