Tre giorni di divertimento e di grandi emozioni alla Beach Arena per la terza edizione del Memorial Federica Palomba.Alla fine a conquistare l’alloro più importante è stata la “Ringo Team”. In finale la squadra composta da Federica Belli, Claudia Cammilletti, Simone Aronica, Riccardo Di Stefano, Leonardo Trapanesi e dalla capitana non giocatrice Elisa Iengo, ha sconfitto per 2-0 “Hertha Vernello”, di cui hanno fatto parte Carlotta Donati, Elena Trezza, Giordano Agostini e Daniele Pandolfi. Il terzo posto, invece, è andato a “Tereteretette”.Per i premi individuali Giordano Agostini e Marzia Milesi sono il miglior giocatore e la miglior giocatrice, mentre Gino Malavasi è il miglior giocatore Over.Particolari momenti si sono vissuti quando due palloncini, tra cui uno a forma di farfalla, sono stati fatti liberare per volare in cielo, con tutto il pubblico presente che si è unito per ricordare Federica.
«Sono stati tre giorni intensi di sport, allegria, sana competizione e abbracci - fanno sapere gli organizzatori - 20 sono state le squadre iscritte, con 103 partecipanti, che si sono incontrate sui campi della Beach Arena sulla Marina di Civitavecchia con giovanissimi e over uniti nell'obiettivo di aiutare chi è meno fortunato di noi. Il gran numero di giocatori, tutti in canotta verde con il logo farfalla, ha incantato oltre ai presenti anche passanti e turisti che si sono fermati a seguire il gioco. Dai quarti di finale le partite sono diventate avvincenti e spettacolari, con le finali che hanno visto terza classificata la squadra dei “Tereteretette”, come seconda classificata “Herta Vernello” e vincitrice del torneo la “Ringo Team”. Miglior giocatore Giordano Agostini, migliore giocatrice Marzia Milesi, miglior senior Gino Malavasi. Ancora una volta non possiamo che ringraziare i civitavecchiesi per il gran cuore con cui hanno aderito al Memorial ed in particolare per le sponsorizzazioni la dottoressa Donatella Palomba, la famiglia Dalla Longa, la famiglia Schioppa, Flavio Benedetti e Matteo Pignatelli di 8.0 meltingpot culinario, Andrea Muneroni di Villa Pantano, Claudio Scipione per il ristorante Il Bivio del Lord, il ristorante La Toscana, Beach Tennis Civitavecchia, Patrizia Manunza in ricordo del nipote Andrea Puddu, il mobilificio Fracassa e quanti nell'anonimato hanno voluto lasciare un contributo. E ancora, la Beach Arena per l'utilizzo dei campi per i sorrisi e per la disponibilità assoluta; per i premi Angolo 88, il ristorante Ideale, il bar Fondo Panna, l'istituto Stendhal e il professore Fabio De Siati per la stampa delle canotte con tutto il gruppo di "stampatori", l'istituto Marconi per essere sempre presente, i fotografi Enrico Paravani e Ludovica Mojoli, la cartolibreria Corradina per tutti i servizi di stampa e il materiale fornito, Ballon per i palloncini, le mamme degli amici di Fede per le torte salate e dolci del venerdì sera. Per il pranzo del sabato Giampaolo Galletta con il Pam City, la pizzeria la Ternana e la pizzeria Senza Pensieri, il ristorante Dolce e Salato per le deliziose ciambellette della colazione della domenica, per il pranzo della domenica i ristoranti Il Bivio del Lord, La Taverna dell'Olmo e Lo Stuzzichino (che hanno fornito anche i pasti celiaci). Per la pizzata di domenica sera le pizzerie Il Ghetto, Le Terme, Tutto Ok, Villa Rosy, Pizza ’Le, Bistrot e Pizza a Volontà, il Cantuccio, San Liborio e Red Carpet.Ed infine la pasticceria Millenium per il buonissimo e bellissimo dolce finale, ultimi, ma solo nell'elenco, tutti i partecipanti, giocatori, parenti e amici che hanno aderito alla manifestazione con un particolare grazie allo staff (Roberta Barbara, Giulia De Michelis, Fabio Marconi, Thomas Paolini, Ilaria Zonta, Antonella Schioppa e Cristina Nocchi), agli arbitri e agli amici di sempre, anche e soprattutto quelli venuti da lontano, perché continuano a fare vivere Federica nei loro pensieri. Quest'anno i proventi sono stati destinati, per mezzo della Onlus “Bambini nel Deserto”, che abbiamo avuto il piacere di ospitare nella persona del presidente Luca Iotti, ad una ambulanza da portare in Senegal che possa aiutare i malati di zone rurali che non hanno la possibilità di raggiungere posti di primo soccorso o gli ospedali».
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