GIAMPIERO ROMITI


Alessandro D’Amico, deluso o soddisfatto della sua prima esperienza di consigliere comunale ?


“Dico semplicemente che è stata un’esperienza meravigliosa. Non avrei mai creduto di provare delle sensazioni così intense. Quando siedi su quello scranno, ti si apre un mondo nuovo”.


Addirittura ?


“Assolutamente. E non posso che ringraziare chi mi ha dato la meravigliosa possibilità di far parte del massimo consesso cittadino.”.


Le cronache riportano che lei ha iniziato subito alla grande. E’ così ?


“Vero e confesso che il mio primo “passo”, chiamiamolo pure così, non lo dimenticherò mai.”


Lo vuole ricordare ?


“Certo. Si tratta della manifestazione per l’intitolazione, a trent’anni dalle stragi del 1992, del “Lungomare Falcone e Borsellino e Vittime delle mafie”, alla quale hanno partecipato oltre cinquecento studenti delle medie e superiori e il parroco eroe di San Basilio, Don Antonio Coluccia. Un’emozione fortissima e colgo questa occasione per ringraziare l’ex assessore Leonardo Roscioni, la titolare dell’Istruzione Monica Picca e l’ufficio cerimoniale: sono stati determinanti per la perfetta riuscita della toccante cerimonia”.


Tutto bene dunque e chi parte col piede giusto…


“Bè, effettivamente è stato in quel momento che ho capito di poter svolgere il mio programma nella maniera giusta.”


Ovvero ?


Ho sempre creduto che la politica fosse un servizio per la comunità, essenziale e da prestare con il massimo impegno”.


Sta succedendo ?


“Certo. Sono difatti già molto soddisfatto che si stia ultimando l’installazione della videosorveglianza di ultima generazione su Largo Galli,Thaon de Revel e Pirgo. Lo ritengo un ottimo lavoro che sto portando avanti da alcuni mesi in sinergia con la Polizia locale e il Commissariato di Ps che ringrazio”.


Quindi gli autori di attività illecite non potranno più sperare di farla franca…


“Direi proprio e spero fortemente di ripetere questa buona pratica (D’Amico, evidentemente amante dell’inglesismo, la chiama “best practice” – ndr -) in molte zone della città, compatibilmente con le risorse che saremo in grado di stanziare e di recuperare anche da fondi sovracomunali”.


La delega alla Polizia Locale la impegna a fondo ?


“Abbastanza ma è un compito che mi piace.


La mia attenzione in particolare è rivolta alla modifica del regolamento e all’aumento di organico della Polizia Locale, che si avrà con l’assunzione di tredici unità e al Daspo urbano. Altro obiettivo a cui tengo tantissimo è il controllo di vicinato con il coinvolgimento dei cittadini.”.


Qual è il sogno che vorrebbe che si avverasse quanto prima ?


“La riapertura della camera iperbarica. Tra l’amministrazione comunale e l’Autorità Portuale c’è la perfetta intesa per far sì che avvenga e questo mi fa ben sperare”.


Quale il bilancio di questi primi tre anni di governo ?


“Decisamente positivo tenendo nella dovuta considerazione il fattore Covid, che purtroppo ancora non si placa. E’ un dato che va contestualizzato nel momento storico della pandemia e financo della crisi mondiale dovuta alla guerra in Ucraina”.


Dunque è contento, ma ritiene che si sarebbe potuto fare di più. Giusto ?


“Gli indirizzi politici, si sa, devono necessariamente tramutarsi in atti amministrativi e pertanto la chiusura degli uffici e lo smart working forzato , oltre alla carenza di personale e alle lungaggini burocrati1to l’azione amministrativa. Che comunque non si è fermata conseguendo soddisfacenti risultati. Il bello però deve arrivare”.


Ottimista, eh !


“Ed principalmente realista”.


Sicuro cioè che i due anni che mancano alla fine del mandato saranno un estasiante susseguirsi di effetti speciali ?


“Senza indugi. Non dimenticando, in ogni caso, che gli obiettivi vanno misurati sui singoli progetti anziché genericamente sulle tematiche. E soprattutto sulla realizzazione di opere in grado di creare valore pubblico ossia benessere sociale e rilancio della città”.


E tutto ciò avverrà?


“Ne sono convinto. Basti pensare che abbiamo già avviato la riqualificazione in chiave turistico-ricettiva del lungomare con il nuovo accesso al porto storico, con la terrazza Guglielmi e con la risistemazione della barriera frangiflutti alla Marina.


Interventi mirati riguarderanno inoltre i quartieri e da tempo sono pure iniziate le asfaltature delle strade che ovviamente continueranno. E non basta”.


Davvero ?


“Indubbiamente.


Punteremo alla promozione dei prodotti del territorio con il marchio De.Co,, alla rigenerazione urbana approvata di recente in Consiglio, alla totale ristrutturazione dello stadio “Fattori” e all’apertura dell’outlet di Fiumaretta”.


Sarà possibile saldare la frattura con i “meloniani” ?


“Che FdI faccia parte del perimetro dei centrodestra è assodato, ma non è un’eccezione che nelle amministrazioni, strada facendo, possano cambiare alcuni equilibri.


Comunque in politica, come nella vita, un rimedio ci scappa sempre”.


Quindi ?


“Non dico baci e abbracci però un chiarimento potrebbe arrivare attraverso un franco dialogo, lasciando da parte personalismi ed inaccettabili imposizioni”.


Le elezioni regionali sono ormai dietro l’angolo, qualcuno tra i leghisti locali ambisce alla candidatura ?


“Probabile. Tuttavia coloro che hanno la tessera in tasca sono a disposizione del partito. E , secondo il mantra di Matteo Salvini, “La Lega si serve ma della Lega non ci si serve”.


Morale dell’intervista ?
Correggendo leggermente il famoso proverbio, si può tranquillamente affermare che “Chi trova un D’Amico, trova un tesoro”.


E se le parole contano qualcosa, “l’armata salviniana” l’ha trovato.


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