Il covid torna ad alzare la testa a Civitavecchia, come nel resto d’Italia, e l’allerta è massima. Come spiegato nei giorni scorsi si tratta di una fase attesa con l’abbassamento delle restrizioni e lo stop alle mascherine anche se un po’ di preoccupazione per l’aumento notevole di queste settimane c’è. Soltanto ieri a Civitavecchia sono stati 40 i nuovi casi, un numero piuttosto elevato soprattutto se si considera che nel weekend il numero di tamponi effettuati è notevolmente minore. Nella Asl Roma 4 sono stati 200 i nuovi casi di covid19, 110 i guariti. Un trend in salita su tutto il territorio dovuto all’alta contagiosità della variamten Omicron 5, proprio per questo nei giorni scorsi è arrivato l’appello dell’assessore alla Sanità Alessio D’Amato e del direttore della Uoc Vaccinazioni Maria Teresa Sinopoli ad anziani e fragili per la quarta dose, in attesa dell’autunno. Nel complesso sale l’allerta e gli oltre 500 casi presenti a Civitavecchia fanno alzare la guardia. Nell’ospedale San Paolo non si parla ancora di riaprire il reparto covid ma è arrivato lo stop alle visita in modo da tutelare i pazienti ricoverati ed evitare cluster. Momentaneamente l’assetto del nosocomio cittadino non varia. Ma è dallo Spallanzani che arriva una rassicurazione con il direttore generale dell’Inmi Francesco Vaia che parla di una fase completamente differente. Sul tavolo del Governo non ci sarebbero nuove restrizioni.

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