LADISPOLI – Il processo sarebbe dovuto iniziare venerdì mattina ma una delle persone chiamate a difendersi per il brutto e quasi tragico incidente del 3 ottobre 2018, sulla spiaggia di Torre Flavia, ha mandato il certificato con il suo legale essendo bloccato a casa per via del Covid. Perciò l’udienza è slittata al prossimo 19 luglio. Nulla di strano se non che l’appuntamento finora, per un motivo o per un altro, è sempre saltato. L’emergenza sanitaria, il pensionamento di un giudice, l’ufficio non in grado tempestivamente di affidare l’incartamento a un nuovo giudice, lo sciopero degli avvocati e ora anche la malattia di un imputato. In tutto sono tre: un graduato della Marina, a capo dell’addestramento che ogni giorno terminava nell’aeroporto di Furbara, a Cerveteri e che, secondo l’accusa, non avrebbe garantito la sicurezza dell’attività, né richiesto una interdizione sul litorale e dello specchio d’acqua circostante. Chiamati a difendersi anche due piloti dell’Esercito. Alessandro Ognibene, questo il nome del kitesurfer, venne risucchiato dal bipala del potente Chinook che proprio in quel momento stava transitando sulla costa ladispolana per un addestramento interforze organizzato dalla Nato.