SANTA MARINELLA – “A circa un mese dalla presentazione del progetto di Parco urbano per la foce di Castelsecco, rileviamo che nel progetto definitivo di sistemazione idraulica del fosso, pubblicato nel sito del Comune, non si parla della destinazione dell’area della foce una volta realizzata la grande opera”. La dichiarazione arriva dal “Comitato 2 Ottobre” che rileva che il nuovo ponte sull’Aurelia che l’amministrazione comunale intende realizzare con un finanziamento europeo, mitigherà il rischio idrogeologico e aumenterà la sicurezza di chi in quell’area vive. “Per questo – continua il Comitato - avevamo già analizzato a fondo il progetto, lo avevamo accolto positivamente. Ribadendo oggi il nostro parere favorevole, insistiamo sull’importanza di considerare l’area golenale della foce, non come uno spazio vuoto o, peggio, uno spazio degradato, bensì come un’area che il prolungato abbandono ha restituito all’ambiente naturale originario e che deve essere quindi tutelata e valorizzata. Il progetto di parco urbano presentato da noi, tiene conto dell’intervento di sistemazione idraulica e prefigura per il sito della foce una destinazione che ne valorizzi le peculiarità naturalistiche, avifaunistiche e archeologiche. Il Comune non si è ancora espresso sul parco urbano, l’auspicio è che possa accogliere la nostra proposta, valutandone finalità e realizzabilità. Desta inoltre qualche preoccupazione leggere nella premessa del progetto comunale che le zone 2 e 3 dell’alveo, vale a dire quelle comprese tra la ferrovia e l’Aurelia e quelle a monte della ferrovia, considerate dal Prg zone a completamento e zone d’espansione, vedono non solo riconfermata questa destinazione ma si afferma che l’esecuzione dell’opera nella sua interezza porta a nuovi scenari di pericolo e quindi di vincolo inedificatorio ad oggi imposto dal Pai. “Cosa si intende con nuovi scenari del vincolo inedificatorio? – si chiede il Comitato - sarebbe grave che una volta realizzata la grande opera per la messa in sicurezza delle abitazioni attuali che in quel luogo non avrebbero dovuto essere costruite, si intendesse procedere con rinnovato slancio a nuove costruzioni tra l’A12, la ferrovia e Aurelia in prossimità dell’alveo. Oltre che attendere il pronunciamento della Soprintendenza sul progetto definitivo, che aveva bocciato il precedente per i danni al patrimonio archeologico rappresentato dal Ponte di Apollo, il Comitato non rileva nessuna presa di posizione chiara sulle norme che dovrebbero regolare il cantiere di costruzione, anche secondo il nostro regolamento comunale sul verde e le alberature”. “Il Comitato – conclude la nota - continuerà a monitorare le future fasi progettuali e l’installazione del cantiere relativo alla grande opera del nuovo ponte sul Castelsecco. L’obiettivo è non perdere tutto il patrimonio naturale che il lungo abbandono ha permesso di ricostruire con le sue presenze botaniche e faunistiche di pregio ancora in evoluzione”.