LADISPOLI – «L’idea è quella di chiudere la Giunta entro una settimana». L’appena rieletto sindaco del centrodestra, Alessandro Grando, vuole chiudere in fretta la composizione della squadra di Governo. Le trattative serrate con i rappresentanti politici dei vari schieramenti che lo hanno sorretto continuano in modo frenetico (anche oggi domenica 19 giugno) per trovare la quadra. Equilibrio che non è facile dopo il risultato grandioso al primo turno e dopo l’exploit delle liste civiche che hanno ottenuto 10 seggi in Consiglio comunale, convocato già per il prossimo 23 giugno, contro i 5 dei partiti, anche se c’è da considerare il sesto che lo detiene lo stesso primo cittadino. I nomi sono sempre gli stessi sul tavolo. C’è Marco Pierini, ex avversario Pd, che potrebbe essere protagonista in prima persona o comunque avanzare richieste per uno o due assessori del gruppo Grando Sindaco. Si parla anche di Lorenza Panzini, assessore al Commercio nella precedente Amministrazione comunale. Luca Quintavalle delle Lega è uno degli esclusi di lusso tra i candidati consiglieri. Il partito di Salvini però pretenderà almeno un posto in Giunta. Lo chiederà anche Fratelli d’Italia (è circolato il nome di Gabriele Lancianese) e Forza Italia, anche se i meloniani hanno strappato due scranni e non uno come i berlusconiani. Sul fronte civico Cuori Ladispolani ha due posti in Consiglio e potrebbe avere un assessore confermando Veronica De Santis ai Lavori Pubblici. Della vecchia guardia circola anche il nome di Fiovo Bitti, sempre di Cuori ed ex assessore alle Politiche sociali. Riguardo a Noi di Ladispoli sorprese sono attese anche per questa lista per via dei quattro seggi guadagnati a suon di preferenze. Pierpaolo Perretta intanto è il favorito per il ruolo di Presidente del Consiglio comunale. In finestra, per i civici, sempre Gabriele Fargnoli (Grando Sindaco) il più votato tra i non eletti.

Qualcuno però potrebbe restare scontento. Il sindaco vorrebbe garantire le quote rosa con tre assessori donne. I prossimi giorni potranno essere decisivi. Grando vuole arrivare alla prima riunione della massima assise già con la Giunta pronta.

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