S. MARINELLA - In occasione dell’approvazione del bilancio consuntivo, i consiglieri di minoranza Calistri, Casella e Fiorucci auspicavano la restituzione ai cittadini di parte del risultato, cioè un milione e 200mila euro di avanzo, a favore dei cittadini che, con i loro sacrifici, hanno permesso di raggiungere. “E suggerivano – spiega il leader del Paese che Vorrei Lorenzo Casella - di partire proprio dalla partita dei parcheggi a pagamento. Invece la doccia fredda di un aggravio delle condizioni di pagamento che non esentano nessuno e della beffa dell’estensione delle strisce blu a tappeto su tutta la città, nei posti più improbabili e davanti a studi medici e al Bambin Gesù. Questa dei parcheggi a pagamento è una storia nata male. Prima come project financing, la gestione sarebbe dovuta essere affidata a una ditta esterna che avrebbe preso i proventi derivanti da auto parcheggiate sulle strade della città che sono bene Comune dei cittadini. Poi, anche grazie alle pressioni dell’opposizione, viene affidata alla Multiservizi, società in house del Comune. A fronte della gestione delle strisce blu, per l’anno 2021, la Multiservizi consegna al Comune la cifra stabilita di 350mila euro e permette così alla maggioranza di annunciare con toni trionfanti l’avanzo di bilancio. Senza però preoccuparsi che con quella operazione la Multiservizi va in rosso di 79.871 euro. L’introito previsto, è stato sopravvalutato? Invece di retrocedere, il Comune insiste. La Multiservizi nel corso dell’anno 2022 dovrà raccogliere 350mila euro più il resto per colmare il disavanzo. Intanto il servizio di disegnare strisce blu viene affidato ad una ditta esterna, che sbaglia clamorosamente forse perché non conosce la città o perché va di fretta o perché inadeguata. Ma perchè viene chiamata una ditta esterna? La Multiservizi non è in grado di gestire l’operazione? È un disastro che mette in ridicolo la società sulla quale, ingenerosamente, membri dell’amministrazione riversano ogni responsabilità”. “Tutto all’insegna dell’improvvisazione – conclude Casella - con l’aggravante della totale mancanza di un piano per migliorare la viabilità e il trasporto urbano, a cui invece i proventi dei parcheggi a pagamento vanno dedicati”.