CERVETERI – Pronti quattro agenti stagionali che entreranno in servizio i primi di giugno per affrontare la stagione estiva. Piccolo passo in avanti sul fronte della sicurezza urbana anche se il personale sarà in attività temporaneamente. Di residenti ne risultano all’anagrafe poco più di 38mila, di vigili urbani in pianta stabile ce ne sono 16, comandante escluso. Questo significa che nel comune di Cerveteri è arruolato un agente della Municipale ogni 2mila abitanti. Secondo le normative vigenti dovrebbero essere almeno il doppio. Dati impietosi che vedono la Polizia locale etrusca nei bassifondi della classifica della regione. Per questo sarebbe importante procedere con delle vere e assunzioni. Non c’è ancora traccia del concorso per arruolare gli agenti a contratto indeterminato. «Stiamo lavorando – interviene Alessandro Gnazi, consigliere comunale con delega al Personale – affinché di questi quattro agenti almeno due possano essere stabilizzati. Vediamo, ci sono i fondi del Pnrr e perciò qualcosa di buono potrebbe uscire». Per le sigle sindacali però occorrerebbero investimenti importanti per risolvere uno degli aspetti più critici della città. «Il personale è poco, Cerveteri invece è cresciuta ancora di più – commenta Stefano Lucarini, agente e rappresentante della Rsu Csa-Ospol – siamo usciti dall’emergenza sanitaria e sono tantissime le situazioni da affrontare. A volte c’è solo una pattuglia giornaliera. Nel 2010 eravamo 17, e dopo 12 anni siamo al punto di partenza. L’innesto dei 4 stagionale è solo un tamponare l’emergenza anche perché in estate magari 4 andranno in ferie. Servono soluzioni durature. Lo diciamo sempre, in rapporto al personale esistente, all’estensione territoriale e al numero dei cittadini credo forse in tutta la Penisola è difficile trovare dei numeri del genere». Dieci le frazioni da coprire, 125 km quadrati di superficie. I caschi bianchi cerveterani, guidati dal comandante, Cinzia Luchetti, si vedono costretti ora ad aumentare i controlli, nello stesso tempo è però difficile coordinare la quotidianità dei vari servizi. Tra ferie e malattie, l’organico è messo a dura prova. Pratiche amministrative e giudiziarie da espletare, richieste di intervento per incidenti stradali, buche da transennare, alberi e rami pericolanti e qualsiasi tipo di emergenza. Lo stress aumenta con le verifiche nell’attività edilizia, la viabilità, i mercati rionali, le discariche abusive. Infine nessuna novità sul trasferimento nella nuova caserma dove si trova la Cantina sociale. Trasloco rinviato almeno a fine estate.

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