[caption id="attachment_399837" align="alignleft" width="300"] Il presidente Fabio Iurato[/caption]

«Pronto a lasciare le chiavi dello stadio Galli al municipio se la politica non verrà incontro ai miei bisogni». Il futuro del calcio a Cerveteri è nel caos, dipenderà anche dall'amministrazione comunale. Il prossimo sindaco, quindi, il giorno dopo le elezioni avrà un grande nodo da sciogliere: l’ampliamento dello stadio Enrico Galli. Fabio Iurato, presidente da due anni del Città di Cerveteri, ha parlato chiaro nel corso di un’intervista a una tv web. «Se non c’è un progetto vado via, trovo assurdo che la politica giri le spalle - ha riferito - sto investendo soldi dal mio lavoro, cerco di progettare un futuro per giovani e famiglie, invece mi trovo una candidata a sindaco di centro sinistra che pochi giorni fa è venuta al campo a salutare una società che è mia ospite, anziché ascoltarmi, per sapere di cosa abbiamo bisogno. Beh, glielo dico: ora abbiamo bisogno di un tavolo, di cominciare a progettare e di dare un valore allo sport. Ecco, ora capisco perché Cerveteri versa in queste condizioni. Distante da tante altre realtà, lontano dal progresso e sviluppo. Ma lo ripeto: invito il neo sindaco a sedersi e a parlare seriamente di futuro, altrimenti mi costringeranno, mio malgrado, ad andarmene». Il problema dello stadio che ha una tribuna inagibile e dei vincoli su degli spazi, dopo anni irrisolti, non può che spedire su tutte le furie chi investe tempo, soldi e sacrifici. «Cerveteri è una città che non cresce, è rimasta anni addietro rispetto a città vicine e tutto questo - ha concluso Iurato - a discapito della collettività».
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