TARQUINIA - “Cammino d’Etruria” infrastruttura strategica di turismo itinerante.

Lo hanno ribadito i rappresentanti dei comuni di Tarquinia, Canino e Montalto di Castro insieme ai presidenti del Biodistretto Etrusco Romano e del Biodistretto Maremma Etrusca e Monti della Tolfa che si sono incontrati presso il municipio di Tarquinia per discutere le modalità e i tempi di realizzazione del tratto laziale del “Cammino d’Etruria”.

Si tratta di un primo passo importante per portare nell’Alto Lazio l’infrastruttura strategica di turismo itinerante finalizzato a valorizzare le bellezze naturali, storiche e archeologiche dei territori legati alle antiche città etrusche.

"Facendo tesoro dell’esperienza maturata sul tratto Pisa-Volterra dall’associazione “Cammini d’Etruria” Odv, presente all’incontro - spiega la presidentessa del Biodistretto Anna Cedrini - si è convenuto di costituire un gruppo di lavoro che, coordinato dai due Biodistretti, in collaborazione con le comunità locali, avrà un duplice compito: quello di coinvolgere nel progetto il più ampio numero di soggetti istituzionali ed enti territoriali e quello di individuare un primo tracciato concordato con gli enti locali".

I Biodistretti vedono nel Cammino d’Etruria uno strumento che, agganciando in maniera sistemica un settore quale quello del turismo itinerante in forte espansione, favorirà l’incremento del reddito e dell’occupazione nel contesto della diversificazione delle aziende agricole e di quanto ad esse connesse. Dall’incontro è emersa l’importanza anche di procedere ad un primo confronto con l’assessore regionale al Turismo Valentina Corrado.

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