GIAMPIERO ROMITI

Benvenuto 17 Maggio 2022, ma dobbiamo (e non possiamo farne a meno) riavvolgere il nastro e tornare al 6: la macchina del tempo (e della memoria anzitutto) ha bisogno di essere sempre a punto e dunque revisionata alla perfezione per non dimenticare ogni momento. Un tuffo nel recentissimo passato e perciò 6 Maggio. Giorno un po’ moscio epperò improvvisamente ringalluzzito dall’annuncio (Civonline,it) dell’attiva (e competentissima: complimenti !) assessora al Bilancio e Patrimonio, Emanuela Di Paolo : “Centro per l’Impiego, finalmente percorso avviato”. La scossa è violenta, la goduria bacia il cielo, giovani e “mezza età” in preda ad una crisi esistenziale, alla ricerca disperata di un “rifugio” in cui trovare la speranza di ricevere liete novelle sulle possibilità di trovare l’agognatissimo posto di lavoro, ci manca poco che non svengano. Capirai, pensare che dopo circa tre anni di forzate migrazioni (e dispendiose, figlie della assoluta necessità di riempire serbatoi di benzina o di sborsare euro per “accomodarsi” su un mezzo di trasporto pubblico) verso Tarquinia per trovarsi realmente e finalmente davanti il l’autentico, funzionale CPI e ricevere le anelatissime informazioni , ha il sapore di una liberazione e l’effetto di una sfrenata cavalcata nella prateria della felicità. Che, però ahiloro, è un attimo fuggente, perché la ripresa della normalità porta direttamente a chiedersi: “Percorso avviato, cioè?”.

Già, cosa significa ? Quali sono i tempi perché si concluda ? E, soprattutto (ma di questo ne accenneremo tra poco) dove ? Domande legittime. Tormenti. Dubbi. Angosce. Un amarissimo cocktail di sensazioni, che l’eccellente Di Paolo conferma con parole che non lasciano spazio ad interpretazioni che ne “mortifichino” l’effettivo significato. Eccole: “In via Dalmazia 28/A (nella nostra città, ovvio !) è stato aperto uno sportello temporaneo del Centro per l’Impiego, che offrirà informazioni generali sui servizi erogati dallo stesso,nonché quelli relativi al Programma Garanzia Giovani”. Hai capito ? Quel temporaneo già la dice lunga, ma non basta. Di fatto “l’ufficietto” serve solo per ricevere i poveri cristi alla ricerca del posto perduto (o non ancora ottenuto) e riferirgli che per più esaurienti e minuziose risposte alle accorate richieste, dovranno rimettersi in marcia e raggiungere il “vero” CPI nel centro tarquiniese. E non basta: di grazia, come si fa parlare di “percorso avviato” se non è dato sapere quale sarà la location che ospiterà l’importantissimo servizio per il cittadino ?

Sussurra difatti la Di Paolo: “E’ bene chiarire che per legge nazionale i CPI sono di integrale gestione regionale, salvo per la messa a disposizione della struttura ove allocare il servizio ed il pagamento dei costi relativi alla fruizione e manutenzione della stessa, che sono invece posti in capo ai Comuni che usufruiscono dei servizi stessi, quindi oltre a Civitavecchia, Santa Marinella, Tolfa ed Allumiere”. E ciliegina sulla torta, una gustosa (sic !) sottolineatura: “Nei due anni e mezzo trascorsi dalla chiusura del Cent
ro, subita e non voluta dall’amministrazione comunale, sono state tentate diverse strade per trovare un immobile adeguato alle esigenze dettate dalla Regione”. Lo stordimento è totale: in Civitavecchia scorgere uno“spazio” fondamentale per la collettività è un’impresa titanica. Per cui, e lo ripetiamo ancora senza un briciolo di pentimento, come si fa ad annunciare “percorso avviato” se si continua a brancolare nel buio e a silenziare rigorosamente il determinante “per dove”? Ma a pensarci bene, evidentemente, la ragione o meglio il tassativo “ordine di servizio” emesso dalla stanza dei bottoni di Palazzo del Pincio (e imposto ai vari assessorati ) è quello di lanciare proclami a profusione : massì , “parole, parole, parole” in grado di stordire il cittadino con “faremo”, “apriremo uno parco delle meraviglie”, “spalancheremo le porte all’occupazione con interventi robusti” e non con un asciutto epperò concreto “abbiamo fatto”.

Quindi ? Si tratta a questo punto, purtroppo e al tempo stesso doverosamente, di chiedere all’ottima assessora il perché delle enormi difficoltà di trovare un locale in affitto, per il quale dovrebbe pure già esistere copertura di bilancio, e fare il contratto: quale, insomma, la stracomplicata causa di tal inspiegabile vana ricerca di una struttura da impreziosire con la stupenda insegna “Centro per l’Impiego”?

Forse ci sono nodi di natura amministrativa, che si stanno facendo scontare all’indifesa cittadinanza? Forse i senza senza lavoro non sono bacino di interessi per i nostri governanti spaparanzati sugli scranni dell’Aula Pucci ? Mah. E seppure al fastoso annuncio (“percorso avviato”) financo Diego Abatantuono fosse esploso col suo stentoreo “eccezzziunale veramente”, il saggio, ben consapevole che tuttora siamo ad una striminzita comunicazione, avrebbe seraficamente ribattuto: “Ora seguano i fatti, i soli e inconfutabili per dimostrare che acqua e chiacchiere non fanno frittelle”.

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