Roma - Torna l'appuntamento con il riconoscimento istituito nel 1997 da EY per valorizzare le realtà produttive più brillanti e innovative che hanno contribuito alla crescita del Paese. Un'edizione speciale, la numero 25, che si inserisce in un contesto particolarmente delicato a livello macroeconomico e geopolitico, nel quale l'attività imprenditoriale può essere piena di ostacoli e insidie, ma anche fungere da stimolo per reagire alla situazione e porre le basi per la ripresa economica.

Le candidature al Premio EY l'imprenditore dell'anno sono aperte agli imprenditori che sono alla guida di aziende attive da almeno tre anni, con sede legale in Italia e fatturato minimo di 50 milioni di euro. Il premio, che viene assegnato da una giuria indipendente di esponenti del mondo dell'imprenditoria e delle istituzioni, vuole essere anche una spinta alla crescita e al raggiungimento di traguardi sempre più importanti.

Nell'ambito dell'iniziativa è previsto un riconoscimento anche ai giovani talenti dell'imprenditoria, che hanno tradotto un'idea geniale in un'impresa innovativa, a cui è dedicato il premio EY startup. Per maggiori informazioni e per inviare la candidatura al Premio visitare il sito ey.com/it.

In occasione dell'apertura delle candidature sono stati resi noti i risultati di una ricerca realizzata da EY a marzo 2022 sullo stato dell'imprenditoria italiana. Dall'analisi di un campione di 100 aziende con fatturato compreso tra 50 e 250 milioni di euro, emerge che in generale gli imprenditori stanno reagendo alla situazione di incertezza con grande capacità di adattamento e resilienza.

Nello specifico, il 38% delle aziende interpellate dichiara di non aver cambiato il proprio business plan, nonostante le criticità del periodo e di aver mantenuto l'attenzione verso la crescita, perseguibile specie attraverso la digitalizzazione dei processi (indicata da oltre la metà degli imprenditori). Parallelamente le imprese italiane stanno percorrendo la strada della sostenibilità: il 52% sta investendo nella ricerca di fonti energetiche e materie prime sostenibili. Infine, per reagire al periodo di notevole incertezza, il 49% degli imprenditori è impegnato nel rendere la propria azienda più leggera, flessibile e aperta al cambiamento nel breve periodo.