S. MARINELLA – Continua l’opera di inquinamento da parte dei soliti incivili che in barba ai continui inviti da parte dell’amministrazione comunale di collaborare per mantenere pulito il territorio cittadino, si dilettano a gettare rifiuti ingombranti e speciali nelle zone più nascoste della città.


Le proteste vengono evidenziate anche sui social, dove molti internauti, postano foto di rifiuti gettati nei fossi, nelle colline e nelle aree nascoste dei quartieri.


“Nonostante le numerose segnalazioni – dice un gruppo di cittadini indignati - continuano ad accumularsi i rifiuti nella zona delle serre in via della Fornacetta. Qualche delinquente ha scaricato anche dei copertoni di auto che sono arrivati nel fosso e che sicuramente alla prima pioggia arriveranno a mare. Non ci soffermiamo a giudicare la grande maleducazione di alcuni abitanti, tanto fieri del nostro mare, che poi usurpano il nostro territorio con questo scempio per mera pigrizia di non portare la propria immondizia a pochi chilometri alla discarica, ma vi chiediamo a chi si può segnalare concretamente questa discarica a cielo aperto per venire a rimuovere i rifiuti? Grazie a chi mi risponderà e spero che questa sia la volta buona che qualcuno al Comune si attivi concretamente per ripulire e mettere delle telecamere per evitare questo degrado. Siamo davvero esausti di vivere e far giocare i nostri figli davanti a questo schifo, non è questo l'insegnamento che vogliamo impartire alla prossima generazione di adulti, né tantomeno è questo il mondo che vogliamo lasciare loro”.


C’è anche chi ha scoperto che esistono delle biciclette anfibie.


“Continua lo scempio della discarica a cielo aperto nel sottopasso ferroviario tra via D’Annunzio e via Oberdan – dice Valeria - il tratto di strada, seppur molto frequentato dagli abitanti e dai turisti, è abbandonato e si arricchisce sempre di nuovi materiali. Da diversi giorni infatti resti di biciclette sono depositate nell’alveo del suddetto fosso e purtroppo, con le piogge, piano piano andranno ad arricchire il nostro bel mare aggiungendo un nuovo triste primato alla Perla del Tirreno e cioè le biciclette anfibie”.


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