MARCO GRANDE

Non va proprio secondo i piani in casa Civitavecchia Calcio 1920 l’ultimo appuntamento dei nerazzurri presso le mura amiche del Tamagnini: l’Academy Ladispoli passa 1-2 e si regala la salvezza con un turno di anticipo, senza passare per la via incombente dei playout.Una giornata caratterizzata da una forte pioggia intermittente sul territorio di Civitavecchia è il triste scenario col quale si apre quella che alla vigilia era stata presentata la festa di ringraziamento che i giocatori tirrenici avrebbero tenuto per i propri tifosi. Il teatro non proprio migliore per esprimere calcio e carattere ma nonostante questo la Vecchia tiene il pallino del gioco per tutti i novanta minuti, senza però prendersi i tre punti alla fine.La guida tecnica Massimo Castagnari deve rimediare alle assenze di Luciani e di Serpieri e pertanto decide di schierare D'Angelo tra i pali, mentre le chiavi della difesa sono consegnate a Funari, Gagliari, Mancini e Fatarella, il centrocampo a tre, composto da La Rosa, Istrate e Proietti, è pronto ad innescare il tridente pesante firmato Pippi, Ruggiero e Cerroni.La prima frazione di gara è di pieno stampo civitavecchiese, con la Vecchia che tiene bene il campo ma che, come poi il risultato finale ben ci dirà, sarà la meno cinica tra le due compagini.A passare in vantaggio sono pertanto i ladispolani: siamo al ventunesimo, infatti, quando Toscano serve Colace, il quale a sua volta mette D'Aguanno in condizione di fare l'1-0 a tu per tu con il portiere; il pareggio, tuttavia, arriva su un calcio di rigore conquistato dagli uomini di patron Patrizio Presutti in prossimità della fine del primo tempo, grazie ad un rigore procurato dai padroni di casa e trasformato dal brasiliano Pippi, sempre più concreto e freddo dagli undici metri.Ad inizio ripresa, non è sufficiente neanche un intero giro di orologio che gli ospiti riportano la conduzione del match in proprio favore, grazie alla rete di Perocchi, che regala i tre punti che permetteranno ai suoi di rimanere ufficialmente ancorati alla categoria anche il prossimo anno.A parlare del momento dei suoi, intanto, è mister Massimo Castagnari: «Io credo - afferma la guida tecnica nerazzurra fresca vincitrice di Coppa Italia - che ormai sia superfluo parlare delle partite attuali, ma al contrario è necessario lavorare in funzione di quella che sarà la prossima stagione; quest'anno sono state scritte delle pagine molto importanti in merito alla storia di questo centenario organico. Sono state vissute giornate importanti e i miei ragazzi hanno avuto il merito e il compito, ben portato a termine, di portare al Tamagnini il pieno di gente e l'entusiasmo ad esso correlati. Ora la palla passa alla dirigenza, la quale deve riprogrammare quello che sarà il prossimo campionato; dopo quest'annata, ritengo che i nerazzurri il prossimo anno si debbano ripresentare ai nastri di partenza del prossimo con l'imperativo di fare un Eccellenza da vertice, e quindi di vincerla».Nel corso del match, da sottolineare gli striscioni mostrati dalla Gradinata in favore sia del presidente Patrizio Presutti, che di Gigi Ruggiero, a detta di molti domenica all'ultima in casa con la casacca nerazzurra. Nel calcio, però, come nella vita, niente è scontato e quindi chi sogna in una permanenza del numero dieci anche il prossimo anno, fa decisamente bene. Sebbene tempo e risultato avverso, comunque, è stata una festa, una celebrazione che rimarrà ben impressa nella mente di chi ha a cuore la squadra della città.
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