CIVITAVECCHIA - "Apprendiamo, ancora una volta dalla stampa, che il Sindaco di Roma propone la costruzione di un inceneritore per risolvere gli innumerevoli problemi romani in merito alla gestione dei rifiuti. Ancora una volta sembrerebbe che la Regione Lazio, nella figura del suo Presidente, esprima favore nei confronti della notizia. Ancora una volta viene presa in considerazione la Città Metropolitana come il luogo che dovrà risolvere i problemi della Capitale e quindi ancora una volta la politica romana considera la sua Città Metropolitana come il luogo dove "ripulire" tutte le incapacità politiche di decenni".

Inizia così una nota di Civitavecchia bene comune che punta il dito contro la capitale e tuona: "In buona sostanza Roma penserebbe di bruciare i suoi rifiuti facendo carta straccia del piano rifiuti regionale, che sancisce il divieto di costruire nuovi termovalorizzatori e dell'impegno dei cittadini che si adoperano con le tre R (Riduzione, Riuso, Riciclo), tentando nuovamente di "mollare" sulle spalle altrui i propri problemi nella gestione dei rifiuti. Non possiamo che stigmatizzare, condannare e accusare questa politica miope, priva di sostanza organizzativa e di visione futura, ma dobbiamo anche ricordare ai cittadini tutti, romani, della Città Metropolitana e del Lazio, che solo l'unità di intenti dei territori può arginare chi vorrebbe nascondere, dietro decisioni nefaste per la salute dei cittadini e dei territori, la propria incapacità gestionale su un tema tanto attuale e importante come quello della chiusura del ciclo dei rifiuti. Per tale motivo con gli altri Comitati e Associazioni laziali siamo stati oggi a manifestare sotto la presidenza della Regione Lazio contro le politiche del sindaco Gualtieri e del presidente Zingaretti. Solo i rappresentanti istituzionali regionali fedeli al proprio mandato, perché sappiamo che ci sono voci nella maggioranza contrarie al termovalorizzatore come quella dell’assessora Lombardi e dei consiglieri De Paolis e Porrello, e una rete di cittadini attenti, consapevoli e attivi - concludono - ci possono salvare da questi politici in grado di ribaltare ad un anno dalla loro elezione le promesse elettorali sbandierate o di appoggiare scelte tanto scellerate".