LADISPOLI - Braccato dai Carabinieri che lo stavano cercando per dare seguito a un mandato di arresto europeo, alla fine si è presentato in caserma consegnandosi ai militari. Protagonista un 26enne di nazionalità romena, già noto per le proprie vicissitudini penali sia in Romania che in Italia.

I fatti sono accaduti la scorsa settimana e hanno avuto il loro epilogo nella mattinata di sabato scorso, quando il 26enne, che in più circostanze aveva cercato di sottrarsi alle ricerche poste in essere dai militari, ha scelto di presentarsi in caserma.

I Carabinieri, nei giorni precedenti, avevano infatti provato a cercarlo presso la propria abitazione, nonché presso gli appartamenti di congiunti e conoscenti anch’essi residenti nell’ambito del Comune di Ladispoli.

In ogni occasione l’uomo, talvolta raggiunto anche sulla propria utenza telefonica personale, si era dimostrato molto cordiale ma allo stesso tempo anche assai sfuggente; diverse erano state infatti le scuse utilizzate per dilazionare il proprio appuntamento con la giustizia: il lavoro su vari cantieri nel comune di Roma, un malore non meglio precisato, imprevisti con l’autovettura.

Atteso a casa e sul posto di lavoro, alla fine sabato si è presentato spontaneamente in caserma: su di lui pende una sentenza emessa da un Tribunale romeno che lo ha  condannato in via definitiva ad oltre un anno di reclusione poiché risultato colpevole del reato di furto aggravato.

I Carabinieri, nella mattinata di ieri, lo hanno infine posto a disposizione della Corte di Appello di Roma per le procedure finalizzate alla sua estradizione in Romania.