LADISPOLI - Una strada di collegamento tra viale Mediterraneo e la via Aurelia, passando dunque dal quartiere Cerreto. È il progetto ambizioso che l'amministrazione comunale del sindaco Alessandro Grando vorrebbe realizzare. La strada passerebbe proprio al centro del nuovo parco urbano inaugurato nei giorni scorsi grazie al progetto Arbolia che ha visto la piantumazione di circa 3mila alberi nei pressi delle sponde del fosso Sanguinara. La nuova arteria di collegamento immaginata dall'amministrazione ladispolana, sarebbe la terza entrata di Ladispoli, dopo l’ingresso sud a Palo, e quella nord di fronte al Centro di Arte e Cultura. Di un progetto viario così ambizioso se n’era parlato nel 2012. Trapelò una voce e cioè che la Regione Lazio potesse erogare a Palazzo Falcone circa 2 milioni e 250mila euro per la bretella ladispolana. Un cantiere, sopra al torrente Sanguinara, che a detta di alcuni politici sarebbe dovuto durare circa 2 anni. Poi però sono passati anni, a dire il vero un decennio, e non si è più discusso su un tema così importante. Fino all’altra mattina. «Logico che il Comune non può avere la forza di poter realizzare una struttura simile – ammette il primo cittadino – però ci impegneremo al massimo per riuscire nell’intento. Servono fondi extracomunali ma posso dire tranquillamente che, se ci dovessimo essere ancora noi alla guida di questa amministrazione, avvieremo sin da subito un dialogo con gli enti preposti per fare in modo che la bretella diventi realtà. Ripeto, il passaggio noi lo abbiamo lasciato in prospettiva, sarebbe per altro bellissimo che le auto transitassero in mezzo al nostro futuro bosco. Un altro progetto magnifico per Ladispoli che sarà realtà». Servirebbe alla città un terzo svincolo. Soprattutto nel periodo estivo quando la popolazione raddoppia e il traffico aumenta a dismisura. Di certo si dovranno mettere al tavolo Comune, Anas, Regione e Città Metropolitana anche per risolvere parte dei nodi complessi: gli incroci con le frazioni periferiche (come Monteroni, Olmetto e Boietto), la scarsa illuminazione in alcuni punti della statale, la mancanza di sicurezza all’imbocco con l’autostrada Roma-Civitavecchia.