CIVITAVECCHIA - La Regione Lazio ha reso nota la programmazione per l'utilizzo dei fondi stanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per il miglioramento e lo sviluppo della sanità del Lazio. Un volume finanziario totale di 550milioni di euro e ben 30,1 sono per la nostra Asl.

"I fondi del Pnrr - ha detto il direttore generale della Asl Roma 4 Cristina Matranga - sono un’importante occasione per il potenziamento dell’assistenza sanitaria del territorio della Asl Roma 4 e saranno sfruttati per l’innovazione tecnologica, quella digitale e per l’organizzazione dei servizi".

LE CASE DI COMUNITÀ - La nuova rete territoriale vedrà la nascita di 23 case di comunitàper un investimento complessivo di 11,1 milioni. Si tratterà di strutture sanitarie promotrici di un modello di intervento multidisciplinare, simile a quello delle case della salute, dove il cittadino potrà trovare tutti i servizi sanitari di base. Figura chiave sarà quella dell’infermiere di famiglia. Nel distretto 1 ci saranno due case a Civitavecchia (Via Etruria e viale Lazio), una a Tolfa in piazza Vittorio Veneto, una ad Allumiere in via Civitavecchia e una a Santa Marinella in via Aurelia.

LE CENTRALI OPERATIVE - Saranno 4, per un investimento di 1,3 milioni. Nel distretto 1 sarà a Civitavecchia, sempre in viale Lazio. Si tratta di hub tecnologicamente avanzati per la presa in carico del cittadino e per il raccordo tra servizi e soggetti coinvolti nel processo assistenziale.

GLI OSPEDALI DI COMUNITÀ - Saranno 4 per 7,5 milioni di investimento. Nel nostro distretto sorgerà a Santa Marinella in via Libertà.

GLI ALTRI INTERVENTI - Si andrà a lavorare anche sul rafforzamento tecnologico della rete ospedalieracon 2,3 milioni di euro di investimento per la nostra azienda. Si acquisteranno un tomografo, quattro mammografi e tre apparecchi radiologici. Infine sono 7,8 i milioni messi in campo per l’adeguamento sismico dei due ospedali.

"Si tratta - ha detto Matranga - di interventi importanti che andranno a potenziare tutta l’offerta del territorio. Fare medicina di prossimità ci consente di migliorare la qualità di vita del cittadino e serve anche a deflazionare gli accessi in Pronto soccorso, il noto fenomeno del boarding. Sicuramente l’obiettivo è quello di puntare a soddisfare le persone in modo evitando accessi impropri in Pronto soccorso".

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