S. MARINELLA – Si è tenuto, qualche giorno fa, un incontro tra le forze politiche e le associazioni che hanno partecipato alla raccolta delle firme per indire i referendum. “Il modo migliore per iniziare – fanno sapere gli organizzatori - tanti amici e una città attenta che ascolta. La cosa più bella è stata la voglia dei cittadini di Santa Marinella di informarsi, di sapere, di capire. Nei locali di Piazza Trieste le persone facevano domande, erano desiderose di sapere come ritornare a essere incisivi sulle scelte che riguardano la propria città. Con un’amministrazione che ha ridotto ai minimi termini il valore della rappresentanza, la voglia di partecipazione è altissima. Torniamo protagonisti della nostra vita, Santa Marinella non appartiene a nessun altro, se non ai suoi cittadini. Difendiamo il patrimonio pubblico che appartiene a tutti, non lasciamo che altri scelgano per noi”. “Le politiche attuate a Santa Marinella negli ultimi decenni – dicono sui social gli attivisti di Santa Marinella Bene Comune - hanno finito per ridurre in ginocchio una città potenzialmente ricca, attrattiva e con ampi margini di crescita, fino a condurla al dissesto finanziario. La giunta Tidei, per risollevarla, non trova di meglio che riproporre i soliti schemi fallimentari. Con l’approvazione delle linee programmatiche, la maggioranza ha confermato la volontà di sottrarre per molti anni alla città il possesso e la gestione dei pochi beni rimasti disponibili. Beni capaci di costituire una risorsa economica e sociale per il presente e una base per pianificare il futuro. Tra le altre cose, questa operazione coinvolge lo stabilimento balneare comunale della Passeggiata al Mare, l’area Ex Fungo, il nuovo cimitero comunale, il servizio dei parcheggi a pagamento e la farmacia comunale”.