CIVITAVECCHIA - "Come volevasi dimostrare anche la gara delle pulizie del Comune, sempre a cura della stessa stazione appaltante, Confservizi Lazio, ha avuto il suo epilogo, ovvero quello dell’annullamento definitivo della gara".

Lo dice il capogruppo de La Svolta Fabiana Attig che torna sulla vicenda rilevando che "con la sentenza del Consiglio di Stato numero 00703/2022, sono stati rigettati i ricorsi di opposizione da parte del comune e del Consorzio Tedeschi, condannando gli stessi al pagamento delle spese legali, dando ragione così al Consorzio Sgm che era ricorso prima al Tar e successivamente al Consiglio di Stato. Oggi - continua Attig - a distanza di un anno l’anomala procedura trova il suo epilogo. Come per le gare fotocopia per il rifacimento delle strade, sono emersi vizi macroscopici".

Secondo il capogruppo de La Svolta "il giudizio pesantissimo non può avere riflessi solo sull’operato della stazione appaltante, ma anche di chi avrebbe dovuto controllare la regolarità di tutti gli atti del procedimento, e dell’amministrazione che, quanto meno dopo il primo giudizio del Tar, avrebbe dovuto evitare ulteriori danni per il Comune. Già alla luce del primo giudizio del Tar sempre a favore del ricorrente il Comune poteva in auto-tutela porvi rimedio. Vista anche la fondata possibilità di un ricorso da parte del Consorzio Tedeschi, di una richiesta di danni per perdita di chance, mancato guadagno e danno economico collaterale. Possibilità queste che esporrebbero il Comune ad un danno erariale. Ma quello che più dispiace è che a farne le spese siano sempre i lavoratori che ad oggi si trovano di nuovo con una precarietà occupazionale ed una incertezza sul loro futuro visto che al consorzio è stata fatta una proroga fino al 15 di marzo! E dopo cosa succederà? Con quale criterio si affiderà l’appalto delle pulizie del comune? Dubbi questi legittimi per i tanti lavoratori se si guarda alla stessa gara oggi annullata, che non prevedeva in alcun modo la clausola sociale e soprattutto non fissava e garantiva i già bassissimi parametri contrattuali. Pericolo questo scampato solo grazie alla solidità economica e strutturale del Consorzio Tedeschi che va detto e rimarcato ha mantenuto tutti i livelli occupazionali dando continuità sui parametri orari e puntualità sui pagamenti. Applicando di fatto - evidenzia Attig - la clausola sociale mancata fortemente osteggiata dagli uffici e parte della maggioranza di allora per la quale ci fu un aspro confronto durante la commissione lavoro da me presieduta".

Ma oggi è tutto "da rifare, per questo chiedo che si faccia luce sull’intero iter che si vuole intraprendere per la nuova procedura di affidamento e sui criteri applicati nel capitolato di appalto. La maggioranza non può continuare a nascondersi dietro gli uffici come se la stessa fosse avulsa da ciò che succede e dall’indirizzo politico che viene dato agli uffici stessi. L’organo esecutivo deve relazionare nelle commissioni dedicate rendendo gli atti visibili al controllo dei gruppi consiliari, diversamente da quanto avvenuto in passato - conclude il capogruppo Attig -, con risultati che francamente lasciano molto a desiderare oltre che allibiti".

©RIPRODUZIONE RISERVATA

https://youtu.be/HoKkTdC1hhY