S. MARINELLA - Sinistra democratica considera inaccettabile il clima di arroganza comportamentale e di condizionamento psicologico che continua a persistere nella vita politica della città. “Un sindaco ed una maggioranza che fanno del turpiloquio e delle offese personali contro alcuni rappresentanti e simpatizzanti dell’opposizione – dicono da Sd - l’elemento connotativo più evidente della loro attività amministrativa. La situazione è sotto gli occhi di tutti, ormai da molto tempo, e alla luce anche dei sentimenti di sdegno e di condanna che evocano in tutta la città, richiederebbe una decisione e forte azione congiunta, nelle sedi opportune, che ponga termine a questo desolante e vergognoso stato di cose. Una città persistentemente sporca, con le aree verdi ancora abbandonate a sé stesse, nel degrado e nell’incuria, la mancanza di un progetto culturale ed educativo, oltre che politico, che non sia la rincorsa reiterata alla privatizzazione dei beni pubblici comunali, sarebbero già sufficienti per pesare il livello di gradimento dei nostri cittadini nei confronti dei loro rappresentanti istituzionali. Il tentativo di affossare i referendum, prima, e, in seguito, il timore di un pronunciamento del Tar negativo pe l’immagine del Comune, insieme alla decisione di ostacolarne il più possibile l’espletamento operativo ponendo restrizioni e impedimenti di ogni genere, esprimendo inequivocabilmente il timore della partecipazione democratica dei cittadini alla consultazione referendaria”. “Nonostante il retorico e demagogico tentativo di Tidei di voler far passare per un consenso alla sua opera una realtà che invece è completamente diversa da quella che lui vuole falsamente dipingere – conclude Sd - le distorte e spesso inverosimili percezioni della verità da parte del sindaco, offuscate continuamente dalle sue egocentriche autocelebrazioni verbali e figurative, hanno da tempo stancato la città, desiderosa, ormai, di voltare pagina e di liberarsi di un sindaco che ha da sempre fatto della politica il suo unico mestiere. Altro che dire agli altri di andare a lavorare. Siamo certi che il 27 marzo i nostri concittadini sapranno dare una risposta forte e chiara votando no al tentativo di questa amministrazione di svendere i nostri beni pubblici”.