CIVITAVECCHIA - "27 gennaio 1945. Le truppe sovietiche entrarono nel campo di sterminio nazista di Auschwtz. Nel campo, dove milioni di prigionieri, soprattutto ebrei, colpevoli solo di essere nati, vennero assassinati dopo inumane sofferenze, trovarono pochi supersiti in condizioni pietose. Anche la nostra concittadina Liliana Segre venne  chiusa in quel lager per 13 lunghi mesi e lì purtroppo perse il suo papà. Pochi giorni prima dell’arrivo dei russi, insieme a circa 50.000 altri prigionieri, venne avviata verso altri campi di sterminio nel nord della Germania. Dopo giorni di sofferenze il loro cammino si interruppe grazie alla fuga delle SS che li scortavano e quindi molti prigionieri, compresa la Senatrice, nostra concittadina, poterono salvarsi. A distanza di 77 anni ricordare la shoah, e con essa gli 8 milioni di ebrei assassinati, non solo rappresenta un dovere storico ma un monito importante anche per l’attualità. Purtroppo, infatti, continuano ad essere numerose le posizioni negazioniste ma soprattutto restano tante, troppe  le manifestazioni di apologia del fascismo e del nazismo nonché gli atti di intimidazione e di aggressione di matrice razzista e antisemita. L’ultimo  accaduto a Campiglia Marittima solo qualche giorno fa. Un ragazzo undicenne è stato aggredito da due quindicenni  perché ebreo. Vogliamo ben sperare che non si dica, come in altre occasioni, che si è trattato di una “goliardata”. L’odio  razziale e la prevaricazione non ammettono giustificazioni e non debbono essere sottostimati. Vanno  condannati in modo esemplare  e richiedono un maggior impegno da parte di tutti, allo scopo primario di educare le nuove generazioni al rifiuto di ogni forma di discriminazione e di violenza".

Anpi Civitavecchia