TARQUINIA - Che odore ha l’infanzia? Quale profumo riesce a catalizzare i nostri ricordi e trasportarci ai giorni, per alcuni di noi appena dietro l’angolo per altri, beh,… un po’ più lontani, della spensieratezza, della leggerezza e delle infinite possibilità? Le risposte potrebbero essere innumerevoli: c’è chi parla della fragranza indossata dalla nonna, chi del profumino del ragù che bolle in pentola, altri del fumo aromatizzato della pipa dello zio. Alcune sensazioni, tuttavia si ripetono: l’odore di lavanda nei cassetti, ad esempio, è comune, o della carta stampata di recente. Oppure l’essenza del miele. Ciò ci sorprende? Per nulla. Il miele, in effetti, oltre ad avere una sua memoria, come recenti studi sembrano dimostrare, ha la capacità di far riaffiorare nostri ricordi positivi, perché legati alla dolcezza e al calore, alla vicinanza di una persona cara o alle mattine fredde ma terse e luminose dell’inverno. Il miele, d’altra parte, è un prodotto tipico dell’area mediterranea e molte persone lo usano quotidianamente per cucinare e per dolcificare al posto dello zucchero. È anche ottimo spalmato sul pane o per fare impacchi che nutrono pelle e capelli. Insomma, un prezioso alimento, non soltanto utile, ma anche molto versatile. Il miele è presente in tutte le nostre case. Ma chi può dire di conoscerne a fondo le proprietà e le caratteristiche? Chi è in grado di distinguerne le varietà che pure sono molto numerose sul nostro territorio? Potrebbe sembrare competenza da esperti e dal 26 gennaio il loro numero aumenterà. Infatti, l’Istituto “Vincenzo Cardarelli”, nell’ambito della seconda edizione dei giochi agrari Agrolimpiadi del corso di studi di Agraria, agroalimentare e agroindustria, ha organizzato un evento per meglio comprendere questa eccellenza italiana. Ben 61 studenti e studentesse dalle scuole secondarie di primo grado dei comuni limitrofi saranno accompagnati dalle professoresse Mariagrazia Antonelli e Barbara Bartolacci in un percorso sensoriale alla scoperta del prezioso nettare. Grazie ad un kit contenente quattro varietà locali di miele fornite dall’azienda “Ape Velka” di Tarquinia, ogni partecipante procederà ad un assaggio guidato dalle due docenti, entrambe agronome ed esperte in analisi sensoriali degli alimenti. L’evento avrà luogo alle 16 e sarà completamente online, in totale sicurezza per tutti. “La degustazione delle eccellenze del territorio non è una novità per il Corso di Agraria dell’Istituto Cardarelli di Tarquinia - ricorda la dirigente scolastica Laura Piroli - L’anno scorso ci siamo concentrati sull’olio. Quest’anno, visto che il nostro apiario didattico ci sta dando grandi soddisfazioni, abbiamo ritenuto coerente concentrarci su questo prodotto. Come in passato, i ragazzi hanno risposto con entusiasmo alla nostra proposta a dimostrazione che c’è un forte desiderio di conoscere i prodotti a km 0, di promuovere atteggiamenti ecologici e di approfondire la tematica dell’agricoltura sostenibile, che sono i valori alla base delle Agrolimpiadi”. I giochi si disputeranno online giovedì 17 febbraio. Prima si disputerà l’Agriquiz, la gara che vedrà confrontarsi varie squadre di studenti e studentesse delle classi terze medie su argomenti quali l’economia, la zoologia, la botanica, l’ecologia, l’informatica, le scienze e naturalmente il meraviglioso mondo delle api. Seguirà la premiazione delle tre squadre vincitrici e dei tre migliori elaborati per la competizione Agripack, rivolta agli allievi delle classi prime e seconde, che hanno immaginato il design per l’imballaggio della futura produzione di miele dell’Istituto.Cosa resterà della degustazione? Di certo non il miele che, dopo l’assaggio, o sul pane o sul formaggio, troverà la sua dimensione, per così dire. “Quello a cui puntiamo - dicono gli organizzatori delle AgrOlimpiadi - è sensibilizzare sul benessere del pianeta e le sue problematiche e valorizzare i prodotti delle nostre terre. Ma siamo anche certi che i nostri giochi costituiranno un bel ricordo per i ragazzi e le ragazze che vi parteciperanno… un altro ricordo che avrà per sempre il profumo del miele”.