Per una volta siamo costretti a dare ragione a Vittorio Petrelli quando afferma che “i problemi continuano” ma ci troviamo anche costretti a sottolineare al superficiale Petrelli che il problema è lui stesso, che continua a fare finta di non accorgersi dei suoi stessi errori. E’ capace di dire tutto ed il contrario di tutto ed ora il far parte della maggioranza che sostiene il sindaco di Civitavecchia ed il fatto di essere stato eletto tra le file della minoranza gli sta creando un serio problema di identità. Per evitare di rispondere a tono ai suoi stessi elettori che, indignati, gli contestano il cambio di casacca in corsa, cosa che sta gonfiando le pagine dei social proprio in questi giorni, torna a cantare il suo cavallo di battaglia, l’attacco all’Università Agraria di Civitavecchia. Avendo esaurito le sue munizioni e quindi gli argomenti, la butta in confusione.


Se la prende con l’istituto della conciliazione, sfruttando un video messo su un social ma senza dichiarare mai chi sia lo sponsor chi abbia finanziato questa pregevole opera tecnica. Crediamo che il Segretario generale del Comune abbia ricevuto da lui stesso la necessaria informativa perché speriamo che il consigliere comunale Petrelli faccia le cose per bene. In ogni caso lamenta di aver scoperto l’acqua calda e cioè i limiti dell’istituto della conciliazione, come lo chiama lui. E questo, la conciliazione, è appunto un istituto procedimentale che non è stato inventato dall’Università Agraria né dal suo presidente. Piuttosto invece di prendersela con chi scrive le leggi e chi le fa giustamente applicare prova a scaricare la sua arte drammatica contro quello che fino a ieri considerava un bersaglio facile. Poi se la prende con la Regione Lazio che non approva le procedure di conciliazione ( ma non avevano limiti?) e quindi con il fatto che alcuni istituti di credito non erogano finanziamenti per le compravendite degli immobili sottostanti. Ma il pavido Petrelli invece di attaccare la Regione Lazio o le Banche chiama in causa l’Università Agraria dichiarando che questi video, ripetiamo ancora finanziati non si sa da chi, devono “risolvere dove dove le vie istituzionali hanno fallito” considerando ancora l’Università Agraria di Civitavecchia come origine del problema degli usi civici su tutto il territorio comunale.


Oggi il paladino della proprietà privata ci fa notare con la sua solita cortesia ed educazione tutte queste anomalie, da lui ignorate nei lunghissimi anni in cui è stato in consiglio comunale ed ha frequentato tutti gli uffici pubblici. Con tutta la documentazione da sempre nel pieno possesso e nella piena cognizione degli uffici come mai lui ha ignorato tutte queste questioni prima di adesso?


Ringraziamo a questo punto il confuso consigliere Vittorio Petrelli per aver finalmente dichiarato che le vie istituzionali hanno fallito” sul tema degli usi civici. Ci vorrà spiegare allora se le “vie istituzionali” hanno fallito per incapacità di chi doveva agire o perché, per la natura normata e cogente del problema, spazi di manovra non ce ne siano
mai stati.


La gestione degli usi civici è uno dei compiti dell’Università Agraria, uno dei tanti ma non il solo. L’Università Agraria ha un’attività complessa della quale Petrelli, pur consigliere comunale da più di tre lustri, non si è mai voluto interessare. Adesso che la sua attività cinematografica è incastonata nella tendenza ad attribuire all’Università Agraria di Civitavecchia le colpe, se fossero colpe, di altri lo scopo di creare confusione, e quindi di alimentare i disagi in capo ai cittadini che credono di essere tutelati da questo signore, è completamente raggiunto.

Daniele De Paolis


presidente


dell'Università Agraria


di Civitavecchia



Per una volta siamo costretti a dare ragione a Vittorio Petrelli quando afferma che “i problemi continuano” ma ci troviamo anche costretti a sottolineare al superficiale Petrelli che il problema è lui stesso, che continua a fare finta di non accorgersi dei suoi stessi errori. E’ capace di dire tutto ed il contrario di tutto ed ora il far parte della maggioranza che sostiene il sindaco di Civitavecchia ed il fatto di essere stato eletto tra le file della minoranza gli sta creando un serio problema di identità. Per evitare di rispondere a tono ai suoi stessi elettori che, indignati, gli contestano il cambio di casacca in corsa, cosa che sta gonfiando le pagine dei social proprio in questi giorni, torna a cantare il suo cavallo di battaglia, l’attacco all’Università Agraria di Civitavecchia. Avendo esaurito le sue munizioni e quindi gli argomenti, la butta in confusione.


Se la prende con l’istituto della conciliazione, sfruttando un video messo su un social ma senza dichiarare mai chi sia lo sponsor chi abbia finanziato questa pregevole opera tecnica. Crediamo che il Segretario generale del Comune abbia ricevuto da lui stesso la necessaria informativa perché speriamo che il consigliere comunale Petrelli faccia le cose per bene. In ogni caso lamenta di aver scoperto l’acqua calda e cioè i limiti dell’istituto della conciliazione, come lo chiama lui. E questo, la conciliazione, è appunto un istituto procedimentale che non è stato inventato dall’Università Agraria né dal suo presidente. Piuttosto invece di prendersela con chi scrive le leggi e chi le fa giustamente applicare prova a scaricare la sua arte drammatica contro quello che fino a ieri considerava un bersaglio facile. Poi se la prende con la Regione Lazio che non approva le procedure di conciliazione ( ma non avevano limiti?) e quindi con il fatto che alcuni istituti di credito non erogano finanziamenti per le compravendite degli immobili sottostanti. Ma il pavido Petrelli invece di attaccare la Regione Lazio o le Banche chiama in causa l’Università Agraria dichiarando che questi video, ripetiamo ancora finanziati non si sa da chi, devono “risolvere dove dove le vie istituzionali hanno fallito” considerando ancora l’Università Agraria di Civitavecchia come origine del problema degli usi civici su tutto il territorio comunale.


Oggi il paladino della proprietà privata ci fa notare con la sua solita cortesia ed educazione tutte queste anomalie, da lui ignorate nei lunghissimi anni in cui è stato in consiglio comunale ed ha frequentato tutti gli uffici pubblici. Con tutta la documentazione da sempre nel pieno possesso e nella piena cognizione degli uffici come mai lui ha ignorato tutte queste questioni prima di adesso?


Ringraziamo a questo punto il confuso consigliere Vittorio Petrelli per aver finalmente dichiarato che le vie istituzionali hanno fallito” sul tema degli usi civici. Ci vorrà spiegare allora se le “vie istituzionali” hanno fallito per incapacità di chi doveva agire o perché, per la natura normata e cogente del problema, spazi di manovra non ce ne siano
mai stati.


La gestione degli usi civici è uno dei compiti dell’Università Agraria, uno dei tanti ma non il solo. L’Università Agraria ha un’attività complessa della quale Petrelli, pur consigliere comunale da più di tre lustri, non si è mai voluto interessare. Adesso che la sua attività cinematografica è incastonata nella tendenza ad attribuire all’Università Agraria di Civitavecchia le colpe, se fossero colpe, di altri lo scopo di creare confusione, e quindi di alimentare i disagi in capo ai cittadini che credono di essere tutelati da questo signore, è completamente raggiunto.

Daniele De Paolis


presidente


dell'Università Agraria


di Civitavecchia