CIVITAVECCHIA - Si terrà giovedì prossimo, 12 dicembre, l’assemblea generale dei metalmeccanici e lavoratori dell’indotto Enel. Assemblea convocata per fare il punto della situazione alla luce dell’incontro avvenuto con i dirigenti del Ministero dello Sviluppo economico, per decidere quali altre strade percorrere e che tipo di iniziative mettere in campo in vista dell’uscita dal carbone di Tvn e della necessità, per il territorio, di lavorare ad un progetto condiviso che sia diverso dalla riconversione a metano proposta da Enel. «L'alternativa per Civitavecchia deve passare da altre strade - hanno spiegato dalla Fiom Cgil - e da oggi si apre una nuova fase, ma il vero progetto alternativo si ottiene tutti insieme, siamo solo all'inizio e bisogna continuare con le mobilitazioni. I dirigenti del Mise hanno chiarito che la transizione energetica è un processo a guida del Governo e che dovrà prevedere precise tutele occupazionali con il coinvolgimento dei territori interessati e dei sindacati dei lavoratori. A gennaio 2020 sarà convocato un tavolo sulla carbon-exit a cui parteciperanno anche i metalmeccanici e le operazioni di riconversione energetica nazionale saranno approfondite sito per sito. Fra le questioni che abbiamo discusso ci sono anche quelle legate a sicurezza e manutenzioni: continuiamo a chiedere interventi ordinari e straordinari, perché la sicurezza di chi lavora è soprattutto legata al corretto funzionamento degli impianti. Non può essere Enel da sola - hanno concluso - a gestire la transizione, perchè i turbogas azzereranno il lavoro per un indotto che oggi occupa più di 600 lavoratori tra metalmeccanici e portuali».