CIVITAVECCHIA - Parte il progetto di mediazione e assistenza nelle cure per pazienti stranieri all’ospedale San Paolo di Civitavecchia. Un gruppo specializzato - a partire da lunedì - opererà all’interno del nosocomio cittadino per facilitare e guidare tutti coloro che provengono da paesi al di fuori dell’Unione europea. Un servizio che andrà ad aiutare anche il personale sanitario del San Paolo. «In determinati periodi dell’anno - ha spiegato il direttore generale della Asl Roma 4 Giuseppe Quintavalle - a Civitavecchia arrivano dalle 8 alle 10mila persone al giorno e spesso ricorrono alle prestazioni sanitarie in ospedale. Attraverso una gara abbiamo individuato la International Care Rome (Formata da Giomi e da un gruppo di spagnoli) che si occuperà di accogliere e accompagnare gli ospiti». Saranno individuati locali appositi al cui interno opererà il personale della Icr. Molti pazienti, infatti, sono in possesso di assicurazioni sanitarie apposite. Una volta giunti in ospedale saranno informati della possibilità di usufruire di questo servizio attraverso cui l’azienda «andrà anche a recuperare delle somme - ha sottolineato Quintavalle - che potremo reinvestire nell’ospedale». Massimo Miraglia, presidente Icr, ha spiegato: «Si tratta di un progetto innovativo, il primo in Italia, ma che è pratica comune in Spagna e si rivolge ai turisti stranieri che hanno bisogno di cure. Si punta innanzitutto all’aspetto sociale, immaginiamo un turista che si trovi a chiedere cure pur non parlando la lingua: si tratta di un disagio assoluto. Ma la Asl locale è andata oltre pensando ad un qualcosa per accogliere pazienti e parenti seguendo un percorso all’interno dell’ospedale, un progetto che diventa anche uno strumento per gli stessi sanitari. Soprattutto - ha sottolineato - si trasforma una prestazione che è un costo in un ricavo da reinvestire: un obiettivo importante». Un progetto che nasce perché a Civitavecchia c’è un porto importante a livello mondiale. «Si tratta - ha detto il direttore sanitario Antonio Carbone - di un ulteriore tassello che andiamo ad inserire nel grande progetto di umanizzazione delle cure nella Asl Roma 4». Le prestazioni di traduzione saranno erogate comunque anche nel caso che il paziente non dovesse scegliere il servizio. Quello della International care Rome è personale preparato anche ad offrire supporto ai familiari dei pazienti e ci sono persone che parlano svariate lingue tra cui anche arabo e cinese. «Civitavecchia fa un passo avanti - ha commentato l’assessore ai Servizi sociali Alessandra Riccetti - un servizio del genere può veramente fare la differenza».