CERVETERI - Vogliono sapere che cosa ci sia sotto il terreno della discarica di Cupinoro prima di tombare definitivamente il sito. A chiedere un’analisi del sottosuolo alcuni rappresentanti delle associazioni ambientaliste che martedì mattina hanno presenziato, al Granarone, all’audizione con la X Commissione della Regione Lazio. Una possibilità quella di analizzare il terreno che però necessiterebbe, come spiegato dal commissario ad acta, oltre 10mila sondaggi per un costo complessivo che supererebbe i 2 milioni di euro. Per non parlare poi del periodo necessario ad effettuare questa operazione. Analisi o meno del sottosuolo, per il commissario ad acta una cosa è certa: «Andrà comunque fatto il capping». E allora «perché dobbiamo perdere 5 anni e soldi pubblici? Francamente la strada che perseguirei è il tombamento». E una buona notizia arriva, per i comuni e le associazioni, proprio dal commissario ad acta: per cercare di capire in che condizioni siano il terreno, le falde acquifere e l’aria circostante saranno effettuati dei rilevamenti, tramite Arpa, che successivamente saranno resi pubblici. «Questa - ha commentato l’assessore alle politiche ambientali del comune di Cerveteri, Elena Gubetti - è una buona notizia». Da anni infatti amministrazioni e associazioni chiedono non solo i rilievi ma anche la pubblicazione dei dati. 



Presente all'incontro anche il comune di Ladispoli. 



«Quello della discarica di Cupinoro – ha detto l’assessore al Commercio e Attività Produttive, Francesca Lazzeri, presente in rappresentanza del Comune di Ladispoli - è sempre stato un tema prioritario della nostra amministrazione a cui ogni volta che ne è stata minimamente paventata l’ipotesi di riapertura abbiamo subito reagito fermamente perché ciò non accadesse. Il progetto di capping definitivo ovvero “tappatura” è il frutto del lavoro di tutti i sindaci del comprensorio come ha tenuto a sottolineare anche il sindaco di Bracciano, Armando Tondinelli, e mette la parola fine a qualsiasi futura ipotesi di riapertura della discarica, già chiusa ai conferimenti dal 2014, ma che periodicamente riesce fuori».