FIUMICINO - La nuova lettera di licenziamento inviata agli operai dello stabilimento Opel di Fiumicino alimenta anche il dibattitto politico locale. E dopo l’idea di un consiglio comunale straordinario sul tema proposto dalla maggioranza, la Lega chiede un gesto forte. «L’atteggiamento di Opel, che fa capo alla francese Psa, su Fiumicino è gravissimo e dimostra tutta l’arroganza di chi pensa di comandare a casa nostra»; lo affermano in una nota Vincenzo D’Intino e Federica Poggio, per la Lega Salvini Premier Fiumicino. «Per questo invitiamo la città e ogni singolo cittadino, in segno di protesta contro l’assurdo e illogico licenziamento di 62 dipendenti della sede di Fiumicino, a boicottare tutti i prodotti francesi.

Da parte nostra speriamo che il sindaco e tutta la maggioranza si uniscano alla nostra indignazione e accolgano la nostra proposta di manifestare sotto la sede di Opel Fiumicino fino a quando i vertici non cambieranno decisione. 

Altro che consiglio straordinario, qui serve un atto forte. Se davvero Macron e soci credono di poterci trattare così sbagliano di grosso». 

Dello stesso parere anche il senatore del Carroccio William De Vecchis: «Hanno prima sfruttato il nostro lavoro e il nostro territorio e ora licenziano ingiustamente 62 lavoratori», dice in una nota, il senatore della Lega e vicepresidente della Commissione lavoro di Palazzo Madama, a seguito della decisione presa dal colosso automobilistico di chiudere lo stabilimento di Fiumicino e licenziare 62 operai. «L’atteggiamento della Opel di Fiumicino è inaccettabile, arrogante e irrispettoso ma noi ci faremo sentire, con la protesta organizzata sotto alla Opel e in ogni sede istituzionale, a partire dalla Commissione lavoro del Senato, che ad oggi presiedo, e dove porterò subito il problema all’attenzione di tutti». Aggiunge De Vecchis e continua: «Ai francesi arriverà la nostra voce, forte e chiara, devono capire che in Italia non si possono lasciare per strada, senza alcun motivo, lavoratori onesti». «Chiediamo, come Lega, a tutta la città e all’Amministrazione comunale – conclude il senatore – di far sentire a questi 62 lavoratori vicinanza e solidarietà, manifestando dissenso e boicottando ogni singolo prodotto francese. Non abbandoneremo mai chi ha subito questa ingiustizia».