Si è conclusa lo scorso fine settimana la giornata dedicata agli incontri amichevoli tra la scuola calcio del Dlf Civitavecchia e l’Academy dell’As Roma.

«Non staremo - spiegano i dirigenti della Scuola Calcio biancoverde - a raccontare risultati, ma soltanto una bella giornata di calcio, dove a farla da padrone sono stati tutti i bambini, biancoverdi e giallorossi, le loro fatiche ed i loro stupendi sorrisi. Assolutamente da segnalare la sportività dei genitori e famigliari, presenti in gran numero sugli spalti. Un grazie di cuore a tyutti i gruppi giallorossi dell’As Roma per aver raccolto l’invito della nostra società».

Intanto, l’Under 14 Regionale (2006) espugna il Domenico Paris con una pesante sestina.

Inizio con il botto, quindi, per i dielleffini di mister Andrea Rocchetti, impegnati lo scorso weekend nel campionato regionale in terra etrusca contro il Grotte di Castro.

I biancoverdi hanno reso estremamente facile l'esordio, andando a segno neanche dopo un minuto di gioco con Simone Serpente.

A seguire, l'unica azione avversaria dalla sinistra con l'esterno alto numero 11, che, entrato in area di rigore, colpisce in pieno il palo.

Da questo momento i rossoblu spariscono dalla scena, visto che i civitavecchiesi sono stati capaci di bloccare il giocatore più pericoloso, ovvero l'autore del suddetto tiro.

Il bandolo del gioco è ormai in mano agli ospiti che vanno ancora in gol con Mirko Pandolfi e poi con Nicolas Stefanini, chiudendo la prima frazione di gioco sul 3-0.

Dal rientro dagli spogliatoi ci si attende forse una qualche reazione dei padroni di casa, che però non arriva per merito dei dielleffini, i quali spengono immediatamente le minime velleità dei rossoblu.

E la giostra dei gol prosegue con il 2007 Giovanni Minervino, con Mattia Bertini e con il definitivo 6-0 siglato da Cristian De Fazi.

«A parte l'ultima marcatura ottenuta quasi in solitaria dal nostro attaccante - commenta a fine partite mister Rocchetti - le segnature sono state tutte figlie di azioni corali dei miei ragazzi. Ciò conferma in me, la convinzione che il loro punto di forza è il gioco collettivo, più che le singole giocate».