CERVETERI - Conoscendo Anna Tonelli, già nell’apprendere che porterà le sue tele per strada a Valcanneto, viene subito da pensare: “Eccola, non si smentisce. In tutto quello che fa, in tutto quello che inventa, trovi sempre il filo diretto con la “follia”. Quella follia che aborrisce i luoghi comuni. Quella follia che è ribellione a dover “religere” atti, comportamenti, abitudini per relegarli in convenzioni che rendono normali’’. 

Perché in fondo una mostra di pittura, per essere riconosciuta tale deve essere ospitata in gallerie, palazzi storici e location di pregio e di richiamo? Perché non la strada, sotto una pensilina con a sfondo lo splendido bosco di Valcanneto? Domenica scorsa se ne è avuta la risposta. Tanta la gente, tanti piccoli accompagnati dai genitori hanno fatto con la loro presenza da cornice a questo gesto che ha del rivoluzionario nell’affermare che l’arte e la cultura in fondo si sensibilizzano dal basso perché come sosteneva il grande scrittore americano Henry Miller in fondo non insegna nulla se non il senso della vita. Una provocazione culturale per stimolare nei cittadini la curiosità e la passione verso l’arte e la cultura in generale.