CIVITAVECCHIA - «I camion di Ama sono giù in viaggio per gli impianti regionali di smaltimento dei rifi uti di Rocca Secca, Viterbo, Frosinone, Pomezia, Colleferro, Civitavecchia. Spero che possano scaricare la spazzatura e non siano costretti a tornare indietro pieni, perché hanno trovato ancora una volta i cancelli chiusi». Terremoto politico dopo il post su Facebook pubblicato ieri pomeriggio dal sindaco di Roma Virginia Raggi, che nella fretta di attaccare Zingaretti ha svelato il suo piano sui rifi uti della capitale e sull’incidenza legata ai territori circostanti, compreso quello di Civitavecchia. Poche righe, che sono bastate a scatenare le reazioni del mondo politico e a spaccare lo stesso Movimento 5 Stelle civitavecchiese. Duri i commenti del grillino Matteo Manunta, tra l’altro consigliere dell’Area metropolitana di Roma: «Dispiace dirlo – scrive su Facebook - il Comune di Roma nulla ha fatto in questi tre anni per pianificare un’impiantistica adeguata. È facile nascondersi dietro la frase «siamo contro le discariche». Così non sei contro le discariche, lo sei solo contro quelle a casa tua per poi utilizzare quelle degli altri, mandando i rifiuti di Roma in giro parola il sindaco Ernesto Tedesco, stigmatizzando tanto l’operato della Raggi quanto quello di Zingaretti. «Stranamente la Mad i primi di giugno comunica al Comune l’intenzione di iniziare i lavori per la realizzazione di una discarica per rifiuti non pericolosa. Le associazioni di idee - ha affermato il Sindaco - sono spesso frutto della fantasia e non mi permetto di fare illazioni, ma questa concomitanza fa riflettere». «Parliamo di sviluppo e intanto Civitavecchia torna ad essere un punto di riferimento negativo. Nei rapporti istituzionali - ha dichiarato Tedesco - un minimo di interlocuzione tra enti sarebbe stato opportuno, nemmeno questo è avvenuto, lo abbiamo saputo attraverso la stampa. La soluzione di questi problemi non si può scaricare per incapacità degli altri sulla nostra città, visto che dalla prossima settimana almeno un camion di rifi uti trattati di Roma fi no a settembre». Il primo cittadino ha fatto sapere inoltre che l’amministrazione, con le altre città coinvolte, valuterà le azioni da intraprendere rispetto a questa ordinanza. Chiara ma poco confacente alle premesse politiche di vecchia data, la posizione di Marietta Tidei: «Altro che tavoli e riunioni: l’individuazione dei luoghi in cui realizzare gli impianti è di competenza della Raggi, glielo ha detto anche il ministero del suo stesso colore politico. Non è più consentito vedere Roma in quelle condizioni - ha proseguito il consigliere regionale - ecco perché Zingaretti rende attivi tutti i luoghi di smaltimento e gli impianti di trattamento del Lazio. La questione rifiuti si è aggravata nelle ultime ore, la situazione è questa: dopo Malagrotta serve un altro sito e servono impianti. Non fa piacere a me come non fa piacere ai miei colleghi di Colleferro e Viterbo. Su Civitavecchia c’era il progetto per un impianto di trattamento, bloccato dalla passata amministrazione - ha aggiunto - C’è stata gravissima incapacità». E su Civitavecchia nello specifico ha chiarito: «Non si poteva attivare tutto tranne Civitavecchia. Sono consigliere regionale di questo territorio, ma rappresento tutti i cittadini del Lazio, la situazione riguarda tutto il territorio. I rifiuti andranno distribuiti, sono state fatte delle valutazioni. Non ci possiamo opporre ai camion - ha concluso - se facessimo tutti, i rifi uti di Roma rimarrebbero in strada».