di TONI MORETTI



CERVETERI - Ma Pascucci, chi l’ha visto? Ieri mattina, all’indomani delle votazioni europee, ci siamo messi di buon’ora, alla caccia di quei personaggi che loro malgrado sono stati a vario titolo protagonisti di questa tornata elettorale per sentire i loro commenti e le loro costatazioni, le loro previsioni sui cambiamenti politici qualora a loro avviso ce ne fossero stati come sviluppo o come conseguenza dei risultati ottenuti dalle loro compagini, formazioni o coalizioni. Uno dei personaggi più contesi immagino possa essere stato a Cerveteri Alessio Pascucci, il sindaco, per due motivi fondamentali: il primo perché nell’occasione l’incarico di coordinatore nazionale del movimento diventato ormai partito Italia In Comune, progetto al quale ha lavorato alacremente tanto da sfidare le critiche dei suoi compaesani, politici e non, che gli addebitavano un certo abbandono e disinteressamento alle vicende amministrative del proprio paese proprio a causa dei continui viaggi ed impegni che gli provocavano il suo incarico di primo piano nel suo nuovo partito. Il secondo è che lui, fondatore del partito dei sindaci, avrebbe dovuto dimostrare come sindaco che ha trionfato al suo secondo mandato consecutivo con un risultato plebiscitario, di essere uno dei catalizzatori dell’attenzione dimostrando una tenuta eccezionale nel proprio paese che tradotto, sarebbe dovuto essere un apporto di voti se non determinante, quasi, per la debuttante formazione. E’ noto, che nella preparazione della campagna Europea, Italia In Comune si rese conto che sarebbe stato quantomeno difficile superare da solo lo sbarramento del quattro per cento per accedere al Parlamento Europeo e cercò alleati trovando una formazione forse con lo stesso problema ma che confidava nel fatto che unendo le forze ce l’avrebbero potuta fare. L’alleanza elettorale la trovarono con +Europa, di Emma Bonino e Della Vedova, cosa che è sembrata un tantino innaturale, per lo meno per ciò che egli, Pascucci rappresentava personalmente, il sindaco di sinistra di vocazione antifascista poco incline alle teorie liberali, legato a doppio filo con un certo Nicola Zingaretti, guarda caso Governatore del Lazio, segretario nazionale de Partito Democratico che per quanto “Sgarrupato” potesse sembrare, pur recitando il ruolo di “Io speriamo che me la cavo” nella sua strategia non ha mai dubitato nella “gratitudine”, che in politica è comunque un parolone, ambizione che Italia In Comune potesse fargli forse da lista civetta per il suo partito. Alla luce dei risultati comunque Pascucci non ha rispettato le attese di Italia In Comune al contrario di Pizzarotti che coi suoi tremila voti di preferenza a Parma ha dato idea del suo reale peso specifico. Non si sa, se avesse coltivato l’idea che il suo gruppo, Governo civico, gli elementi che reggono la sua maggioranza, i suoi assessori e accoliti fossero tutti confluiti in Italia In Comune, nonostante il suo vicesindaco, due suoi assessori e un consigliere comunale, fossero dipendenti di segreterie di consiglieri regionali, tre del Pd, e uno del Centro destra appartenente ad un’area che reggevano la sua giunta. Questi personaggi sono venuti a mancargli, il loro apporto non c’è stato e chi stava a destra ha votato a destra, peggio, per Salvini. Il risultato è stato che +Europa- Italia in Comune, a Cerveteri ha raccolto 684 voti, (tanto vale Pascucci?) Ma un momento. Non sono tutti suoi e si può dedurre dalle preferenze di cui 87 sono andate al candidato che portava Juri Marini, Mingiardi. Marini dice che Migiardi lo portava solo lui e che quegli 87 voti sono ciò che è stato il suo apporto promesso e rispettato. Il risultato è stato che a livello nazionale + Europa/Italia in Comune non ha superato il 4% e non avrà deputati europei, che l’apporto di Pascucci, inconsistente, ha svelato il suo reale peso in città, che da ieri mattina alle sette, constatando che, sulla base dei risultati europei, la Lega e Fratelli d’Italia raggiungono quasi il 50% hanno cominciato a chiedere le sue dimissioni. Non prendendo per niente di positivo il mancato invito del comune di Cerveteri alla commissione regionale VAS per le aree bianche, commissione propedeutica alla preparazione del piano di rifiuti regionale, si può prevedere senza dover possedere la palla di vetro che il prosieguo del mandato, per Pascucci, vedrà giorni difficili.