TARQUINIA - Migliaia di persone si sono accalcate lungo viale dei Tritoni al Lido per ascoltare il vicepremier della Lega Matteo Salvini giunto ieri pomeriggio a Tarquinia nell’abito del tour elettorale che lo ha visto toccare diverse località da Tivoli a Palestrina, Civita Castellana, Tarquinia, Civitavecchia e Ostia. Una folla oceanica a viale dei Tritoni ha atteso l’arrivo del capitano della Lega che con forza ha voluto sostenere la candidatura a sindaco di Alessandro Giulivi.



Salvini è arrivato con 45 minuti di ritardo “perché- ha detto - ho voluto salutare tutti”. 



Il taglio del nastro. Il ministro dell’Interno ha tagliato il nastro inaugurale della settantesima Mostra mercato macchine agricole in corso nella cittadina tirrenica per poi dirigersi sul palco per parlare alla gente al fianco del candidato sindaco Alessandro Giulivi.L’arrivo del capitano è stato preceduto di qualche minuto dal senatore Umberto Fusco e dal sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon. Subito il taglio del nastro al fianco del presidente della Pro Tarquinia Paolo Giorgi. Poi via verso il palco, tra saluti e applausi della gente.



Un cordone della sicurezza impeccabile quello messo in piedi per l'occasione con forze dell'ordine in ogni angolo dell'area attorno al palco. In campo gli uomini del dirigente del Commissariato di Tarquinia Daniele Manganaro ma anche della Digos di Viterbo diretta dal dottor Fabio Zampaglione, i Carabinieri, la Finanza, la Polizia stradale.



L'introduzione di Giulivi. Il ministro dell'Interno dopo essersi fatto strada tra la folla, e aver salutato la gente, ha conquistato il palco ed ha iniziato a parlare alla gente, toccando i principali temi sui quali è incentrata l'azione di governo.  E' stato  Alessandro Giulivi ad introdurlo sul palco: “Grazie di essere qui, è un piacere ed un onore avere ospite l'uomo che sta ridando dignità agli italiani”, ha detto il candidato sindaco.



L'Agricoltura. E dopo un veloce saluto del senatore Fusco, subito Salvini con l'invito a votare Lega per le europee, il 26 maggio,  approfittando di essere ad una fiera dell'Agricoltura: "Se ci date una mano scegliendo Lega, andiamo a Bruxelles e ci riprendiamo l'agricoltura italiana che è stata massacrata negli ultimi anni - ha detto Salvini -: il grano canadese, il riso cambogiano, i pomodori marocchini, le arance tunisine, l'olio d'oliva dall'altra parte del mondo. I frutti della nostra terra e del nostro mare sono i migliori del mondo: andremo a dare battaglia, affinchè i nostri figli mangino e bevano i prodotti italiani, che fanno meglio e difendono il lavoro della nostra gente. E questo dipende dall'Europa".



Prima gli italiani e i tarquiniesi. Deciso poi il riferimento a Giulivi: "Abbiamo bisogno di sindaci tosti e in gamba che, anche a Tarquinia scelgano prima gli italiani per le case popolari, il bonus bebè, le case in affitto, i contributi del Comune. Poi venga il resto del mondo. Prima vengano i cittadini di Tarquinia. Per noi vengono prima gli italiani in difficoltà e per questo sono orgoglioso di quello che in questi mesi di governo abbiamo fatto. In questi mesi di affetto, sudati e caldi, mi sarebbe piaciuto vedere in passato Renzi, in mezzo a tutta questa gente, come sarebbe arrivato. Ora noi guardiamo al futuro". 



Meglio soli che male accompagnati. Un passaggio netto anche sulla situazione politica a Tarquinia e la candidatura di Giulivi con la Lega e senza gli altri partiti di centrodestra: “In bocca al lupo al sindaco. - ha scandito Salvini -  Mi hanno detto: solo contro tutti senza scendere a compromessi. Me lo diceva sempre anche la mia nonna: a volte se la compagnia è dubbia, meglio soli che male accompagnati. Avanti con orgoglio a testa alta. La politica del Lazio è curiosa: quelli di destra che vanno a sinistra, quelli di sinistra che vanno a destra, cambiano maglietta, cambiano simboli pur di non mollare la poltrona. La Lega è la Lega con tanti meriti e con tanti limiti, però quello che noi diciamo facciamo, abbiamo una sola faccia. Quindi chi sceglie Lega a Tarquinia sa cosa sceglie. Abbiamo una sola faccia, con noi sapete cosa scegliete per questo vi ringrazio per quello che farete il 26 maggio. Se voi ci siete, contate su di me”.



Poi le azioni di governo: "Ho trovato tanta gente in questi metri percorsi fino al palco che mi ha detto grazie per aver smontato quella schifezza della Legge Fornero, - ha detto Salvini - oggi finalmente riesco ad andare in pensione. Il diritto alla pensione e il diritto al lavoro sono fondamentali. Oggi è la festa dei lavoratori: c’era la sinistra in piazza, c’erano i sindacati in piazza: dove erano quando venivano approvati la legge Fornero e il jobs act che rubava anni di vita e di lavoro a milioni di italiani? Ebbene questo governo, che per qualcuno è razzista, fascista, nazista, populista, sessista, omofobo eccetera, ha invece rimesso al centro le donne e gli uomini di questo paese”. Quindi l’elenco degli interventi e degli obiettivi.



Il diritto al lavoro: “Via la legge Fornero, con tanto spazio di lavoro per i giovani”.



Pace fiscale: “Abbiamo permesso ad un milione e mezzo di italiani di liberarsi dalle gabbie di Equitalia e stracciare le cartelle esattoriali che li stavano tenendo in ostaggio da troppi anni, pagando il dovuto”. 



Poi sulle tasse: “Io sono convinto che qua ci siano artigiani, partite Iva, piccoli imprenditori, commercianti  che già da quest’anno pagheranno solo il 15% di tasse e l’obiettivo è di arrivare anche ai lavoratori dipendenti, passo dopo passo. Non possiamo fare tutto e subito ma abbiamo ben chiaro cosa fare”.



Importante il passaggio sulla sicurezza: “sono stati mesi impegnativi, difficili ma con risultati incredibili, - ha detto Salvini - ad oggi rispetto all’anno scorso gli sbarchi di clandestini tramite il Mediterraneo si sono ridotti del 93%: in Italia si arriva se si ha il diritto e il permesso di arrivare. Questa settimana il presidente della Repubblica ha firmato la legge che prevede il sacrosanto diritto alla legittima difesa per chi viene aggredito in casa sua, nel suo negozio, nella sua azienda agricola, nel suo bar”.



Il caso dell'omicidio Vannini. Sulla riforma della giustizia, decisa la posizione di Salvini che ha anche ricordato il caso dell’omicidio di Ladispoli del giovane Marco Vannini, un ragazzo ucciso a soli venti anni: “Una sentenza di condanna di soli cinque anni è una sentenza che mi fa schifo”, ha scandito il ministro dell’Interno. “La nostra riforma della giustizia prevede tempi certi per i colpevoli e per gli innocenti. - ha detto Salvini - Anche chi fa il giudice se sbaglia deve pagare, come tutti gli altri lavoratori. Ci sono alcune sentenze che ti lasciano senza parole e con l’amaro in bocca. Ieri sera ho dato un colpo di telefono e riconfermato tutto il mio appoggio alla mamma di Marco Vannini, un ragazzo di vent’anni ucciso; la vita di un ragazzo di venti anni costa cinque anni di galera per qualche giudice. Queste sono sentenze che mi fanno schifo, perché la vita di un ragazzo di venti anni non può costare solo cinque anni di galera”. Video3 “Io mi metto nei panni - ha aggiunto Salvini - dei tanti poliziotti e dei tanti carabinieri che rischiano la vita ogni giorno per andare a beccare lo spacciatore a Tarquinia e poi si ritrovano il giorno dopo la stessa persona a spacciare nello stesso giardinetto. È per questo che abbiamo presentato e speriamo che il parlamento si svegli un cambiamento in tal senso, perché c’è qualcuno che pensa che la droga non faccia poi così male, io penso invece che la droga rovini le future generazioni e penso che ogni spacciatore debba passare sicuramente dalla galera, non può essere preso la sera e uscire la mattina. E su questo vediamo se il parlamento ci darà una mano”.



Poi il passaggio sull’educazione civica e la videosorveglianza nelle scuole: “Questa settimana passerà una  legge che costa zero ma che per la scuola sarà importante - ha spiegato il vicepremier - dall’anno prossimo torna sui banchi di scuola come materia di studio l’educazione civica e penso che possa far bene a tante e a tanti. Entro questo mese di maggio verrà approvata dal Senato la legge che accende le telecamere negli asili nido, nelle scuole materne e nelle case di riposo per difendere bambini, anziani e disabili che da soli non si possono difendere”.



L’orgoglio italiano. “Quello che sto e stiamo facendo ci sta portando tanti amici tra gli italiani. - ha detto Salvini - Sono orgoglioso di tutto quello che stiamo facendo perché l’Italia sta ritrovando il suo orgoglio, la sua dignità, il suo lavoro, la sua sicurezza. La sua voglia di guardare avanti.Quest’anno grazie ai soldi che stiamo risparmiando tagliando gli sbarchi riusciamo ad assumere e a mettere in strada 8mila donne e uomini delle forze dell’ordine in tutta italia. Quindi meno clandestini e più carabinieri”.



Il prezzo da pagare. “Vi ringrazio - ha detto Salvini - perché sono stati dieci mesi incredibili da ministro dell’Interno con l’onore e la gioia di rappresentare questo paese. Mi è costato una gran quantità di insulti, minacce, attacchi, processi tentati. Mi è arrivata un’altra richiesta di processo che sta esaminando il tribunale dei ministri di Catania perché ho tenuto sotto sequestro per cinque giorni un barcone carico di immigrati. Sappiano che se pensano di farmi paura con questi processi io continuerò a fare esattamente quello che ho fatto, perché in Italia si arriva se si ha il permesso di arrivare. Anche perché - ha ricordato Salvini - con questa politica abbiamo dimezzato il numero dei morti e dei dispersi nel mar Mediterraneo e i soldi che abbiamo e che non sono tanti, preferiamo usarli non per chi dice di scappare dalla guerra e poi va in giro per Tarquinia con il cappellino e il telefonino a spacciare per i giardinetti”.



Gli invalidi. “Tante cose non siamo riusciti ancora a toccarle con abbastanza energia: - ha aggiunto il leader del Carroccio - e penso ai tanti e troppi invalidi che sopravvivono con 280 euro al mese di pensione ed è una vergogna che non sta né in cielo né in terra; penso alla riforma della scuola e agli stipendi degli insegnanti che a volte hanno 30 35 ragazzi per classi; metteremo le telecamere nelle scuole materne per proteggere i bambini però anche nelle scuole superiori per difendere anche gli insegnanti da alunni che alzano le mani troppo facilmente e da genitori che se la prendono con gli insegnanti”.



I pedofili e gli stupratori. “I reati sono in calo: due restano le emergenze: la droga e la violenza. Per i pedofili e gli stupratori la galera da sola non basta, ma occorre la castrazione chimica. Per chi mette le mani addosso ad un bambino, oltre al carcere serve una cura. Perché se metti le mani addosso ad una donna o ad un bambino sei malato e i malati vanno curati”.



Una politica fatta col cuore. “Ci abbiamo messo l’anima e il cuore. - ha detto Salvini - Sono felice perché c’è tanta fiducia e tanto affetto.  A me piacciono le sfide, noi non vendiamo sogni ma solide realtà. Spero che presto anche il Lazio possa avere un governatore della Lega. Noi non chiediamo miracoli ma chiediamo normalità. Viva la Lega, vivaTarquinia”.



I selfie. Al termine del comizio tanti, tantissimi i selfie scattati da Matteo Salvini sopra e sotto il palco. Tra questi anche uno particolarmente significativo con Wilma, il cane di Alessandro Guiducci, per ribadire l’importanza della tutela degli animali. “Stiamo preparando una legge per raddoppiare le pene per chi maltratta gli animali: - ha detto Salvini - giù le mani dagli animali e guai a chi li abbandona”. Una dichiarazione filmata, che ritrae Wilma nell’intento di leccare Salvini, quasi un gesto compiacente, come se la splendida Wilma avesse capito cosa stava dicendo il capitano della Lega. Il video è stato postato da Salvini anche sul suo profilo facebook personale.



 Il ministro dell'Interno oggi sarà in Ungheria per parlare di una "nuova Europa".



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