TARQUINIA - Nino Calandrini è fuor di dubbio l’artista tarquiniese che ha saputo meglio interpretare con il suo lavoro la metafora del viaggio. Come per Ulisse, il viaggio evoca per lui la conoscenza, è lo stimolo alla sperimentazione che lo ha portato gradualmente a distaccarsi dalle tecniche di riproduzione antiche ed a rielaborare la ceramica in chiave moderna. Nel 1999, con la curatela di Luciano Marziano, allestiva a Palazzo Bruschi, la mostra ‘‘Ulisse e l’Entronauta. Appunti di viaggio di Giovanni Calandrini’’. La mostra, che verrà inaugurata venerdì 19 aprile, alle ore 17.30 nell’Auditorium S. Pancrazio, ne rappresenta la continuità di cui la STAS non poteva non caldeggiare gli esiti, inserendo peraltro questo nuovo evento espositivo nell’ambito dei Premi d’arte ‘‘Luciano Marziano e Vasco Palombini’’, con il fine di rimarcare la valenza identitaria della produzione ceramica per Tarquinia. Quelli che Calandrini presenta sono appunti di un viaggio intrapreso per mare, allegoria della vita: opere d’arte che riassumono anni di lavoro e di sviluppo formale.  L’esposizione rimarrà aperta fino al 3 maggio, tutti i giorni dalle 10 alle 12.30 e dalle 17 alle 19,30.L’evento gode del sostegno del Mibac, si volge con la collaborazione della VisiTarquinia Rete di Imprese e ha come media partner la rivista ‘‘La Ceramica Moderna & Antica’’.

La Stas rivolge «un sentito ringraziamento agli sponsor, Capolinea Caffè, Caffetteria Mauro e UnipolSAI Assicurazioni di Magrini s.r.l.»