GALLARATE - Intervento singolare quello del pomeriggio di giovedì scorso 28 marzo quando gli agenti del Commissariato di Gallarate, allertati da una donna che segnalava una accesa lite tra due giovani, si sono imbattuti in una vicenda piuttosto bizzarra. Nella zona retrostante la stazione ferroviaria di Gallarate, la Volante ha effettivamente trovato due giovani italiani di 26 e 23 anni, che ancora si stavano insultando; gli operatori dopo averli calmati hanno invitato entrambi a raccontare la propria versione dei fatti. Dal racconto si è riuscito ad appurare che il 26enne ha avvicinato l’altro più giovane chiedendogli dove potesse comprare del “fumo” ed una volta avuta la disponibilità ad essere accompagnato nel luogo di spaccio, qualificandosi come poliziotto, ha intimato al 23enne di consegnargli i documenti e tutto quanto avesse con sé. Convinto di essere sottoposto ad un regolare controllo di polizia, il giovane ha consegnato tutto quanto in suo possesso, chiedendo però al “presunto poliziotto” che gli venisse mostrato il distintivo di qualifica.



 



 



CESSA LA SUA CONDOTTA FRAUDOLENTA SOLO ALL’ARRIVO DEGLI AGENTI





Il “finto agente” non si è però dato per vinto e senza qualificarsi adeguatamente, ma mostrando unicamente la propria patente, ha continuato nel suo intento, tentando anche di sottoporre il giovane 23enne a perquisizione, che tuttavia non si è lasciato intimorire ed ha cercato di divincolarsi e darsi alla fuga, spintonando il “finto poliziotto” che ha cessato la sua condotta fraudolenta solo all’arrivo degli agenti. (Agg.30/3 ore 20,37)





ACCUSATO ANCHE DI USURPAZIONE DI FUNZIONE PUBBLICA



 



Smascherato, non ha potuto fare altro che assumersi le proprie responsabilità ed è stato denunciato oltre che per la tentata truffa, provvidenzialmente sventata dalla vittima, anche per il reato di usurpazione di funzione pubblica.  (Agg.30/3 ore 20,42)