NOVARA - Tutto nasce da una denuncia sporta in Questura per una grave rapina subita la notte di sabato 12 gennaio 2019. C.M., trentenne residente a Novara, aveva riferito di essere stato avvicinato da tre extracomunitari che, dopo averlo accerchiato e sotto la minaccia di un coltello puntato alla pancia, si erano appropriati del suo portafogli, dell’orologio e di un anello. Sin da subito la dinamica, per come era stata raccontata, aveva fatto sorgere sospetti agli uomini della sezione antirapine della Squadra Mobile diretta dal Vice Questore Aggiunto Valeria Dulbecco.



 



DOVRÀ RISPONDERE DI SIMULAZIONE DI REATO





Ora, al termine delle indagini, l’uomo è stato denunciato alla Procura di Novara perché responsabile di simulazione di reato. C.M., in risposta alle numerose contestazioni, ha ammesso di essersi inventato la rapina perché, dopo aver giocato – e perso – ai videopoker il denaro che aveva con sé, non aveva trovato il coraggio di dirlo ai suoi cari. La Polizia di Stato pone l’accento sulla questione perché, solo in questi primi mesi del 2019, questa è la seconda rapina che viene scoperta come falsamente denunciata.  (Agg.29/3 ore 19,50)



GLI AVVERTIMENTI DELLA POLIZIA





Oltre alle conseguenze penali che il fatto comporta, è doveroso ricordare che denunciare un grave fatto come può essere una rapina a mano armata crea allarme sociale e preoccupazione nella cittadinanza. (Agg.29/3 ore 19,45)