FIUMICINO - Sembra non avere fine il giallo legato all’omicidio di Tanina Momilia la giovane mamma uccisa a Fiumicino nell’ottobre del 2018. 

Il presunto killer reo confesso, il personal trainer Andrea De Filippis, resta in carcere, ma tutti gli elementi raccolti in questi mesi sono ancora al vaglio degli inquirenti. Infatti, la confessione, nonostante sia un atto di fondamentale importanza, non ha chiuso il capitolo sull’inchiesta – come ha confermato telefonicamente l‘avvocato Cristian Milita, difensore di De Filippis – , che sta ancora procedendo. Sotto i riflettori alcune incongruenze nel racconto, la ricerca dell’auto utilizzata per gli spostamenti (che non sarebbe la sua), la presunta testimonianza di chi avrebbe visto l’uomo non da solo quella domenica sera. 

Sono elementi che evidentemente la magistratura reputa talmente importanti da non chiudere formalmente l’inchiesta nemmeno a fronte di una confessione piena di un imputato e neanche a mesi di distanza. Va ricordato che oltre alla stazione carabinieri di Fiumicino e ovviamente alla Compagnia di Ostia, sul posto arrivò anche il Reparto investigativo speciale (Ris) di Roma per cercare tracce di Dna non solo della vittima e del presunto assassino, anche di terze persone. 

Della giovane mamma di Fiumicino uccisa con un colpo alla nuca si erano perse le tracce il 7 ottobre del 2018.  Il suo corpo, senza vita, è stato trovato il giorno dopo in Via Castegnevizza, intorno alle 11:00, riverso in un canale di bonifica, dagli operai incaricati della pulizia delle sponde. Le indagini, fin da subito, si erano concentrate sulla vita privata della donna, portando gli inquirenti a effettuati diversi sopralluoghi nella palestra frequentata dalla vittima. 

Nella tarda mattinata dell’11 ottobre, a quattro giorni dall’omicidio la svolta: il personal trainer di Tanina, Andrea De Filippis, costituendosi in caserma confessò in lacrime l’omicidio. «Ha rivissuto la scena di cui nemmeno lui, al momento, si era reso conto – disse dopo la confessione l’avvocato di De Filippis, Cristian Milita -. Come se non fosse lui in quel momento. Intanto, la cosa importante è che verità sia fatta e che lui si prenda tutte le responsabilità». «Amore mio ora puoi riposare in pace. Ti amo. Mia moglie mi ha lasciato un’eredità ed io devo portarla avanti: io l’ho amata, la amo e l’amerò per sempre». In lacrime Daniele Scarpati, marito di Tanina Momilia, commentò così la confessione del personal trainer. «Sono riusciti a prenderlo. Eppure era sempre gentile e disponibile. Sono state dette tante cose, tante falsità e bugie – aggiunge – mia moglie domenica mi ha svegliato, abbiamo fatto colazione insieme e poi mi detto che l’allenamento non l’aveva soddisfatta, che lui non era come sempre, non era lui». «Queste sono state le testuali parole. Mia moglie era un po’ troppo irruenta ed un po’ nervosa in questo periodo. Forse ha usato delle parole fuori posto ma questo non giustifica», concluse Daniele.