Roma - Impiegare parte del tempo dedicato al lavoro per sostenere le buone cause e permettere ai propri dipendenti di dedicarsi ad attività sociali e di volontariato. È l’obiettivo di ‘Randstad With Heart’, il progetto di responsabilità sociale d’impresa lanciato da Randstad, leader mondiale nei servizi per le risorse umane, in 38 paesi nel mondo. Un’iniziativa che consente agli oltre 38mila dipendenti dell’agenzia per il lavoro di usufruire di 8 ore all’anno di permessi retribuiti per svolgere attività di volontariato per un’organizzazione no profit di propria scelta, per un totale di oltre 300mila ore annuali di lavoro volontario. Il progetto non aiuta i dipendenti soltanto sotto forma di permessi retribuiti ma fornisce anche un supporto tecnologico: una piattaforma online accessibile a tutti i dipendenti Randstad in ogni parte del mondo permetterà agli impiegati di aderire a iniziative di volontariato, fare donazioni o proporre un’attività e invitare i colleghi a partecipare. 

“Le persone sono il cuore del nostro business - afferma Marco Ceresa, amministratore delegato Randstad Italia - e per noi è importante usare le nostre competenze e la nostra esperienza per restituire un contributo positivo alle comunità in cui operiamo. Nei lavoratori c’è un diffuso bisogno di avere un ruolo attivo nella società attraverso il volontariato: con ‘Randstad With Heart’ abbiamo voluto mettere i nostri dipendenti nelle condizioni di poter sostenere le buone cause e le organizzazioni caritatevoli che preferiscono, utilizzando parte delle ore che passano in ufficio per il lavoro volontario ed evitando così di penalizzare il proprio equilibrio fra vita professionale e privata”.

Del resto, i risultati del Workmonitor - l’indagine trimestrale di Randstad sul mondo del lavoro che nel terzo trimestre del 2018 ha analizzato l’ambito della responsabilità sociale d’impresa e del lavoro volontario - hanno evidenziato come gli italiani siano sensibili al tema del volontariato: per quasi tre dipendenti su quattro (74%), infatti, è importante dare un contributo alla società attraverso il lavoro volontario. Più contenuta la percentuale di chi effettivamente si dedica ad attività di volontariato (34%), ma ben il 75% afferma che si impegnerebbe nel lavoro volontario se l’azienda in cui è impiegato concedesse dei permessi retribuiti.