TARQUINIA - Massimo Passalacqua, presidente del circolo Casetta Bianca Ssdrl, torna sul caso della piscina comunale di Tarquinia rispondendo per le rime all’ex assessore Sandro Celli, in una polemica che non sembra trovare fine. Mentre l’impianto è ancora chiuso e i tarquiniesi attendono comunicazioni certe sulla nuova gestione e la riapertura, si continuano a cercare responsabilità e lanciare accuse da più parti.

“Corre l’obbligo di puntualizzare alcune sue controdeduzioni alla nostra lettera pubblicata qualche giorno fa sui social – dice Passalacqua a Sandro Celli - Innanzitutto siamo con lei quando afferma che le “vittime” della chiusura e della mancata riapertura della piscina comunale sono soprattutto i  frequentatori, i piccoli atleti e i lavoratori e ci uniamo a costoro per le difficili situazioni di disagio che stanno vivendo”. “Per quanto ci riguarda – aggiunge Passalacqua - precisiamo, qualora ce ne fosse bisogno e a scanso di equivoci, che non ci riteniamo affatto responsabili di quanto accaduto perché abbiamo fatto il nostro dovere fino in fondo e onorato il contratto fino all’ultimo giorno”. 

“Non mi dilungo troppo sulla scelta dei tempi per le nostre segnalazioni in merito alle difficoltà di gestione incontrate. – prosegue il presidente di Casetta Bianca - C’è ampia corrispondenza agli atti a partire dal primo anno di gestione e le consiglio, se vuole documentarsi, di rivolgersi al protocollo del Comune. Comunque, nel merito, - prosegue Passalacqua rivolgendosi a Celli - le faccio presente che c’è una differenza sostanziale tra le modifiche contrattuali di cui lei parla e le azioni extracontrattuali che noi abbiamo chiesto insistentemente per agevolare la gestione dell’impianto e scongiurare il triste epilogo di cui stiamo discutendo. Infatti noi abbiamo solo chiesto al Comune interventi appunto “extracontrattuali”, dunque legali e ampiamente alla portata degli amministratori di turno”.

Bordata finale di Passalacqua: “Infine, per quanto riguarda il calo delle presenze c’è stato ed è vero. Ma come lei ha detto correttamente è stato repentino (subito dopo i primi mesi) e non lento e graduale. Difficile quindi sostenere che sia stato dovuto ad una cattiva gestione”.