"Quando un datore di lavoro dice: ‘‘o firmi (la conciliazione ‘‘volontaria’’) o sei fuori’’ stiamo dinnanzi ad una estorsione. Si tratta di uno dei reati più gravi e puniti più pesantemente (fino a venti anni di reclusione) dall’ordinamento dello Stato". Lo dichiara la Fesica intervenendo sulla vicenda Hcs di cui si parlerà domani alle 8.30 in consiglio, ricordando come non siano tollerabili «condotte difformi alla Legge o unilaterali del datore di lavoro che siano tese a ridurre i diritti acquisiti dai lavoratori e garantiti dall’Ordinamento". Intanto la Fiadel diffida, tramite il suo legale, Micchi, "a non insistere oltre in iniziative irregolari che riguardano altro  datore di lavoro (Csp srl, con legale rappresentante Francesco De Leva) e che configurano violazione ed abuso dei propri poteri di rappresentanza", De Leva a perfezionare il trasferimento del personale da Hcs srl e Sot  a Csp srl «nel rispetto della Legge, senza prospettare a nessun dipendente la necessità, per ottenere il trasferimento, di definire conciliazioni individuali» e in ultimo il Comune "nelle persone del Sindaco e assessore (Savignani) a voler sospendere le operazioni della Commissione paritetica salvo ripristinarle dopo il passaggio dei lavoratori in Csp".