CIVITAVECCHIA - Non è un semplice progetto di alternanza scuola/lavoro. È più un discorso di educazione civica, di formazione di coscienze, di preparazione ad una qualsiasi emergenza, che certo non si annuncia, ma che bisogna saper sempre gestire. Si fonda su questo la settimana di lezioni pratiche e teoriche che la Protezione Civile ha organizzato per 22 studenti delle classi quarte del liceo scientifico tecnologico del Marconi.



Teoria e pratica, in accordo con il Comune e l’assessore Gioia Perrone, per parlare di emergenze, quotidianità, migranti, terrorismo internazionale, passando poi all’allestimento di un campo, con il montaggio delle tende, l’uso di un generatore di corrente, il vedere di persona come interviene un cane da soccorso, per finire con l’importanza della conoscenza da parte del cittadino del piano di emergenza di protezione civile, dell’area di ammassamento in caso di emergenza, del sito internet della Protezione civile.



"Perché tutti siamo la protezione civile - ha ribadito il coordinatore del Coi Valentino Arillo - Civitavecchia è una città resiliente: e occorre lavorare dai più giovani che oggi, purtroppo, presi dalle nuove tecnologie e non adeguatamente assistiti, non hanno i piedi per terra, non sanno affrontare le minime emergenze, anche quelle domestiche più banali, arrivando poi a quelle di tipo antropico, legate ad esempio ad un incidente industriale rilevante, di tipo ferroviario o naturale, come alluvioni, incendi, piogge torrenziali. Il nostro obiettivo deve essere quello di preparare la città all’autosufficienza nella gestione delle emergenze. E per farlo abbiamo bisogno dei giovani, che sono il nostro futuro: vogliamo fargli vivere la quotidianità delle difficoltà: la risposta finora è ottima, tutti sono molto interessati. E anche la presenza di un ragazzo diversamente abile si è rivelata fondamentale: lui stesso è diventato formatore, mettendo in evidenza le sue esigenze in caso di emergenza e facendole conoscere ai compagni".



Ma non solo. L’idea di Arillo è anche quella di creare un call center, iniziando dai periodi estivi, per le segnalazioni di problemi e necessità di civitavecchiesi, turisti e residenti nel distretto 0766, utilizzando i volontari della Protezione Civile, ma soprattutto gli studenti, attraverso progetti che li rendano davvero protagonisti e parte integrante di un sistema.



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