CERVETERI - Depositate le motivazioni della sentenza che ha sancito una nuova condanna per il caso Cafire, la vicenda giudiziaria che ha coinvolto il Comune di Cerveteri e che aveva già visto condannare 3 persone tra politici e professionisti ceriti: un ex consigliere comunale del Pd, Antonio Galosi, condannato in appello, il costruttore Carlo Fondate, titolare della Cafire, e un professionista, Franco Colletti, che avevano patteggiato. La sentenza di primo grado, emessa dal Tribunale di Civitavecchia, ha visto il 67enne Enrico Rinaldi, ex consigliere comunale dei Ds, poi dirigente del Pd locale, proprietario del terreno ceduto alla Cafire per l’operazione oggetto dell’inchiesta, ritenuto responsabile del delitto di istigazione alla corruzione: è stato condannato a due anni e sei mesi di reclusione, e al risarcimento dei danni causati all’amministrazione comunale, costituitasi parte civile, consistenti nella lesione dell’immagine della pubblica amministrazione, coinvolta in una vicenda corruttiva interessante diversi esponenti del mondo politico locale, con il pagamento in favore del Comune di Cerveteri della somma di 15mila euro. Il delitto di istigazione alla corruzione è risultato provato in merito all’offerta corruttiva, rifiutata, nei confronti del dirigente dell’area urbanistica del Comune di Cerveteri di 20mila euro, per ottenere la modificazione di un parere già reso di variante urbanistica.