CIVITAVECCHIA - La misura è colma. Gli autotrasportatori tornano ad alzare la voce, nel tentativo estremo di sensibilizzare il Comune e soprattutto la Regione Lazio su una questione fondamentale per la categoria: il rimborso dei pedaggi autostradali. A prevedere lo stanziamento dei fondi, utili ad agevolare gli autotrasportatori già vessati da mille spese, è la legge regionale 59/89, difesa negli anni con le unghie e con i denti nel tentativo di ostacolare  chi ha provato più volte a renderla cartastraccia, bloccandola più volte in passato. Circa sei anni fa il problema si è riproposto: ogni azienda spende circa 400 euro al mese di pedaggio per ogni mezzo. Un vero salasso, aggiunto alle spese di carburante, agli stipendi, alla parte contributiva e ad altro. Di sicuro l’ordinanza Ztl di recente approvazione, non facilita le cose: gli autotrasportatori sono costretti a percorrere l’autostrada e a pagare il pedaggio. Ieri la categoria si è riunita a Civitavecchia, con il presidente nazionale Assotir Claudio Donati che ha sollecitato ancora una volta l’intervento delle istituzioni. «I cittadini devo sapere che i trasportatori e i loro mezzi sono un anello fondamentale della catena di produzione e  che tutto quello che si può vedere nei negozi e nelle case viene portato da un lavoratore onesto su un mezzo con ruote».  Gli autotrasportatori, stanchi di non essere ascoltati, passano alle vie di fatto: prevista per il 31 ottobre una iniziativa di protesta.